Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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s.004878
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Data l altezza del pulpito di piedi cinque, Vitr. c'inſegna doue, & in che modo douemo driz
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zar le ſcale, & le aſceſe. </
s
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s
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s.004879
">Haueuano i Theatri d'intorno i ſuoi gradi, & ogni tanti gradi era
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lb
/>
una cinta, cioè un piano, ſopra'l quale ſi caminaua. </
s
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s
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="
s.004880
">Tre erano le cinte, che Vitr. chiama precin
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lb
/>
ctioni, la prima alla parte piu baſſa, la ſeconda nel mezo, & l'altra di ſopra, & quella ſcala,
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lb
/>
che conduceua fino alla prima cinta non ſeguitaua fino alla ſeconda, ma tra mezo nella ſeconda
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lb
/>
cinta era un'altra ſcala, che ci conduceua alla terza; & coſile ſcale non erano dritte, & d'una
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lb
/>
ſalita. </
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s
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="
s.004881
">Imaginiamoci adunque, che gli anguli di quelli dodici trianguli, che hauemo formati,
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lb
/>
indrizzino le apriture alle ſalite, & formino quaſi un cuneo. </
s
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s
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="
s.004882
">Voglio adunque, che que cunei,
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lb
/>
che ci conduceno alla prima cinta, in quella ſiano terminati, & quelli, che uanno dalla prima al
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lb
/>
la ſeconda cinta, rincontrino con gli anguli tramezati: & coſi quelli, che uanno alla terza cin
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lb
/>
ta, non riſpondino a quelli, che ci hanno condotti alla ſeconda, ma a gli altri di mezo, alternan
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lb
/>
do i tagli, & le apriture; ſiano ſette le apriture, & al centro drizzate egualmente diſtanti l'una
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/>
dall'altra, una delle quali nel mezo del ſemicircolo, ſia piu ampia, & piu aperta, due ne ſiano
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/>
una dalla deſtra, l'altra dalla ſiniſtra del diametro, o due per parte tra quella di mezo, & queſte
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lb
/>
eſtreme all'incontro una dell'altra. </
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s
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s.004883
">& coſi le aſceſe ſaranno compartite giuſtamente. </
s
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s
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s.004884
">ſi puo anche
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/>
fare altre aſceſe, & uſcite ſecondo la capacità del Theatro, ilche ſi rimette alla neceſſità del luo
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/>
go. </
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s
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="
s.004885
">ma nelle predette ſcale maeſtre, faceuano capo altre ſalite coperte (come ho detto di ſopra)
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/>
per la commodità delle perſone. </
s
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s
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="
s.004886
">Queſti cunei adunque erano coſi compartiti, & andauano alle
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/>
prime cinte.
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"/>
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="
s.004887
">Ma di ſopra con alternati ſentieri ſiano drizzati i cunei di mezo: Et quelli cunei, che
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/>
ſono da baſſo, & drizzano le ſalite ſaranno ſette; ma gli altri cinque diſegneranno la com
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/>
poſitione della ſcena; tra quali, quello, che ſarà nel mezo all'incontro deue hauere le por
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/>
te maeſtre. </
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s
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="
s.004888
">i due, che ſaranno alla deſtra, & alla ſiniſtra diſegneranno le compoſitioni
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/>
delle foreſtarie, che hoſpitali chiamano. </
s
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s
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="
s.004889
">gli ultimi due riguarderanno le uie nel uoltar del
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le cantonate. </
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s.004890
">
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Le porte regie nel mezo della ſcena, gli hoſpitali dalle bande, & doue ſi uoltaua per uſcir fuo
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lb
/>
ri, riſpondeua al reſtante de i dodici cunei, cioè a cinque. </
s
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s
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="
s.004891
">Dalla ſcena alle corna del Theatro era
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lb
/>
no portichi, non continui in modo, che toccaſſero le corna, (benche queſto ſi comprenda in al cu
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/>
ne piante) ma erano queſti portichi come ale della ſcena. </
s
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s
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="
s.004892
">ma che importa ſe Vitru. intendeſſe per
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lb
/>
quel nome di uerſura, quello, che ueramente ſi deue intendere, quando finito un lato, ſi uolta al
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lb
/>
l'altro ſopra una cantonata? </
s
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s
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s.004893
">come anche nel terzo libro ſi uede, che egli ha uſato quel nome in
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/>
queſta ſignificatione? </
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s.004894
">& anche nel fine del ſeguente capo piu chiaramente lo dimoſtra. </
s
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s
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s.004895
">Dice poi.
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"/>
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s
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">
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="
s.004896
">I gradi de gli ſpettacoli doue s'hanno a porre i ſeggi non ſiano meno alti d'un palmo,
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lb
/>
& d'un piede, nè piu d'un piede, & ſei dita, ma le larghezze loro non piu di due piedi, &
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lb
/>
mezo, nè meno di due piedi. </
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>
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">
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s.004897
">
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I gradi de gli ſpettacoli, cioè l'opera di pietra, doue ſi ſtaua ſedendo a uedere d'intorno il Theatro
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lb
/>
non ſiano meno alti di cinque palmi, cioè uenti dita, nè piu d'un piede & ſei dita. </
s
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s
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="
s.004898
">Erano anche nel
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lb
/>
l'Orcheſtra preparati i luoghi da ſedere per li grand'huomini, & Senatori, compoſti in luoghi piu
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lb
/>
alti. </
s
>
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="
s.004899
">iui ſi portauano le ſedi honorate, a tempo; & però ſi legge, che per le parole di Naſica moſ
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lb
/>
ſa la prudenza de ſenatori, uietò che i ſubſellij, che ſi portauano a tempo nel Theatro & s'erano
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/>
anche cominciati a porre in uſo dalla città, portati fuſſero, & poſti ne i luoghi loro. </
s
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<
s
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="
s.004900
">Ecco che pa
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/>
re che i ſubſellij, o ſeggi doue ſtauano i nobili, erano portati, & poſti, & ſi leuauano, & il luogo
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lb
/>
loro era ſopra alcuni gradi leuati dal piano dell'Orchestra. </
s
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s
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s.004901
">Per cinquecento, & cinquanta ot
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lb
/>
to anni il ſenato meſcolato col popolo era preſente a gli ſpettacoli; ma questa uſanza Attilio Se
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lb
/>
rano, & L. </
s
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<
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="
s.004902
">Scribonio edili, ſeguitando la ſentenza del maggior' Affricano leuarono, ſeparan
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lb
/>
do i luoghi del Senato da i luoghi del popolo: per ilche l'animo del uulgo ſi riuolſe da Scipio
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lb
/>
ne, & il ſuo fauore fu grandemente conquaſſato. </
s
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<
s
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="
s.004903
">ſeguita la pianta, il Perfilo, & lo impiè del
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lb
/>
Theatro.
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archimedes
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