262DELLA FORZA DE’ CORPI
deſideri, che più oltre ſe ne ſcriva?
Che anzi io
mi credo eſſer molti, i quali vorrebbono, che
non ſe ne foſſe fcritto tanto. Ne io certamente
contraſtarei loro ſopra ciò; e tanto meno il fa-
rei, che io temo, che voi, l’ autorità del quale
più vale preſſo di me, che quella di tutti gli al-
tri, ſiate pure della medeſima opinione; e certa-
mente avete più, che ogni altro, ragione di eſ-
ſerlo. Perciocchè eſſendo voi in tante e ſi diver-
ſe arti, e ſcienze, e in tutti i più nobili, e gen-
tili ſtudj eccellentiſſimo, par che non dobbiate
poter fermarvi lungamente nella ſteſſa coſa, ne
eſſere troppo ſpeſſo richiamato alla medeſima qui-
ftione. Senza che negar non potete, che in mez-
zo a tanti ſtudj, ne quali ſiete grandiſſimo, e
ſommo, abbiate tuttavia ſingolarmente rivolto l’
animo alla notomia, nella quale, aggiungendo i
voſtri belliſſimi ritrovamenti ad una perfettiſſima,
e quaſi infinita conoſcenza degli altrui, tanto in-
nanzi proceduto ſiete, che par che ad uomo
mortale, ſapendo tanto in queſto genere, non.
ſia lecito ſaper’ altro. E certo leggendo io le.
voſtre maraviglioſe opere ( di che non è coſa,
ch’ io faccia ne più ſpeſſo ne più volentieri)
ſoglio ſempre maravigliarmi grandemente, come
voi trattando materie anatomiche, non ſola-
mente vi dimoſtriate di quello, che voi tratta-
te, ſopra ogni altro peritiſſimo, ma anche do-
vunque il luogo, e l’ argomento il richieggano,
in infinite altre ſcienze dottiſſimo, ne ſolo
mi credo eſſer molti, i quali vorrebbono, che
non ſe ne foſſe fcritto tanto. Ne io certamente
contraſtarei loro ſopra ciò; e tanto meno il fa-
rei, che io temo, che voi, l’ autorità del quale
più vale preſſo di me, che quella di tutti gli al-
tri, ſiate pure della medeſima opinione; e certa-
mente avete più, che ogni altro, ragione di eſ-
ſerlo. Perciocchè eſſendo voi in tante e ſi diver-
ſe arti, e ſcienze, e in tutti i più nobili, e gen-
tili ſtudj eccellentiſſimo, par che non dobbiate
poter fermarvi lungamente nella ſteſſa coſa, ne
eſſere troppo ſpeſſo richiamato alla medeſima qui-
ftione. Senza che negar non potete, che in mez-
zo a tanti ſtudj, ne quali ſiete grandiſſimo, e
ſommo, abbiate tuttavia ſingolarmente rivolto l’
animo alla notomia, nella quale, aggiungendo i
voſtri belliſſimi ritrovamenti ad una perfettiſſima,
e quaſi infinita conoſcenza degli altrui, tanto in-
nanzi proceduto ſiete, che par che ad uomo
mortale, ſapendo tanto in queſto genere, non.
ſia lecito ſaper’ altro. E certo leggendo io le.
voſtre maraviglioſe opere ( di che non è coſa,
ch’ io faccia ne più ſpeſſo ne più volentieri)
ſoglio ſempre maravigliarmi grandemente, come
voi trattando materie anatomiche, non ſola-
mente vi dimoſtriate di quello, che voi tratta-
te, ſopra ogni altro peritiſſimo, ma anche do-
vunque il luogo, e l’ argomento il richieggano,
in infinite altre ſcienze dottiſſimo, ne ſolo