Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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chap
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s.000428
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pb
pagenum
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18
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045/01/026.jpg
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ueramente ſi può fare. </
s
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s
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="
s.000429
">La Filoſofia oltra di queſto non laſcia entrare la cupidita, ne per
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mette che l'animo ſia occupato in riceuer doni, ma fa che con grauità ſi difenda la pro
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/>
pria dignità, & ſe ne riporti buon nome. </
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s.000430
">
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La Filoſofia dimoſtra allo Architetto il modo di uiuere accoſtumatamente; perche nella Filoſo
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fia, che è amore & ſtudio di ſapienza, cioè del bene, & del uero, & la ſpeculatione delle coſe,
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/>
& la Regola delle attioni: l'una & l'altra è neceſſaria allo Architetto. </
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s
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="
s.000431
">Quanto alla regola
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/>
delle attioni dice Vitr. che la Filoſofia è neceſſaria allo Architetto, perche la Filoſofia ua facen
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/>
do l'Architetto d'animo grande, sì per abbracciare le grandi impreſe, come per non temere le
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graui offeſe. </
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s
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="
s.000432
">Ma perche pare che la grandezza dello animo apporti il diſprezzo altrui, & una
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/>
certa ſeuerità, & arroganza: però ſia lo Architetto di grande animo ſenza arroganza, che è
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/>
uitio oppoſto alla uerità, che oltra il debito attribuiſce a ſe. </
s
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s
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="
s.000433
">ſia piaceuole sì nell'udire, & ſatisfa
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/>
re alle dimande de gli imperiti, sì nel ſopportare i loro difetti. </
s
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s
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="
s.000434
">Ma perche la facilità di natura,
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/>
& la piaceuolezza puo piegare alla ingiuſtitia: però come maeſtro di proportione ſia egli giu
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/>
ſto, & eguale ad ognuno, & nella egualità ſia fedele nel conſigliare, non ſia auaro nel pigliar
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/>
doni, nè cupido nel deſiderargli. </
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s
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="
s.000435
">Con queſte conditioni lo Architetto, conſeruerà il grado,
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/>
reſterà honorato, & con ſua fatica uiuendo accomodato, dopo ſe laſcierà fama immortale. </
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s
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="
s.000436
">Et però
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/>
Vitr. hauendo conoſciuto in ſe ſteſſo quanto ſia l'ornamento delle predette uirtù, & brutta la
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/>
macchia de gli oppoſti errori, dimoſtra in molti luoghi dell'opera ſua ſtimare piu la uerità che
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/>
le ricchezze, piu la gloria che l'utile, & biaſima gli adulatori, arroganti, & auari Ar
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lb
/>
chitetti, come da i proemi de i libri ſuoi ſi puo uedere, i quali ueramente ſe fuſſero uno
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/>
proemio ſolo a tutti i uolumi ſi deono leggere inanti, & molto bene conſiderare. </
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s
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="
s.000437
">La Filo
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/>
ſofia adunque ci gioua alla uirtu de i coſtumi, ſimilmente ci gioua quanto alla parte poſta
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lb
/>
nella cognitione del uero, come dice Vitruuio.
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="
s.000438
">Appreſſo la Filoſofia ci eſplica la ſcienza delle coſe naturali, che da Greci è detta phy
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/>
ſiologia, laquale è neceſſario che lo Architetto con ſtudio maggiore habbia conoſciuto;
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/>
come quella che in ſe contenga molte & diuerſe dimande naturali; come anche ſi uede nel
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/>
condurre le acque. </
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="
s.000439
">percioche ne i corſi, nelle uolte, & nelle sboccature, & uſcite nei
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/>
piani liuellati, gli ſpiriti naturali a molti modi ſi fanno, a i danni, & difetti delle quali
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/>
coſe niuno potrà rimediare ſe non chi dalla Filoſofia haurà preſo i principij dalla natura
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/>
delle coſe. </
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="
s.000440
">Oltra di queſto chi leggerà i uolumi di Cteſibio, o di Archimede, & de gli
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/>
altri, che hanno laſciato ne gli ſcritti precetti di queſta maniera, non anderà nella loro
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/>
opnione, ſe prima di coſe tali non ſarà da Filoſofi ammaeſtrato. </
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s.000441
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Vna parte della Filoſofia natur ale è chiamata iſtoria naturale, & l'altra ſcienza natura
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/>
le. </
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s
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="
s.000442
">l'iſtoria è ſimplice narratione de gli effetti di natura. </
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s
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="
s.000443
">Lo eſſempio ſi puo da gli ſcritti di
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/>
Plmio commodatamente pigliare, percioche egli narra ſemplicemente tutto quello che ſi tro
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/>
ua delle coſe fatte dalla natura, cominciando dal mondo, & dalle ſue parti principali, come
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/>
ſono i cieli, & gli elementi. </
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s
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="
s.000444
">uiene poi al particolare delle parti della terra, delle pietre, de
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/>
i metalli, delle piante, de gli Animali, & del huomo, che è fine di tutte le coſe. </
s
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s
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="
s.000445
">La ſcien
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/>
za naturale è cognitione delle cauſe; & de i principij di tutte le predette coſe, della quale
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/>
con ordine, & con dottrina mirabile il buon, Ariſtotile ne tratta. </
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s
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="
s.000446
">tanto l'iſtoria, quanto la ſcienza
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lb
/>
naturale, è utile allo Architetto. </
s
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s
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="
s.000447
">Vitr. hebbe l'una, & l'altra quanto faceua al biſogno, come
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/>
ſi uede nel quarto capo del primo libro, doue ſi tratta de i principij delle coſe; & nell'ottauo
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/>
libro, & nel ſecondo prima, & finalmente per tutta l'opera, doue egli parla de gli alberi,
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/>
delle pietre, delle minere, de gli animali, della uoce, dell'udito, & del uedere, & di mol
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lb
/>
te opere di natura, le cagioni delle quali ſono a molti propoſiti ricercate, & ſpecialmente nella
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lb
/>
materia delle acque, come ſi uederà nell'ottauo libro.
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<
s
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s.000448
"> Della Muſica eſſer deue intelligente lo
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lb
/>
Architetto, accioche egli conoſca la regolata ragione, & la Mathematica, & accioche
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/>
dirittamente caricare & temprare ſappia gli inſtrumenti da pietre o ſaette dette baliſte,
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/>
catapulte, & ſcorpioni. </
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