Alberti, Leon Battista, L' architettura

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265261LIBRO SETTIMO Iaſone ſi faceua Tempij a ſe ſteſſo in tutte quelle regioni, donde ei paſſaua, i
quali dicono che furono tutti disfatti da Parmenione, accio che in que’luoghi
non rimaneſſe memoria di nome alcuno, ſaluo che di Aleſſandro.
Queſte
erano quelle coſe, che coſtoro faceuano mentre che combatteuano.
Ma ac-
115 quiſtata la uittoria, &
pacificate le coſe, cominciarono a far’ poiqueſte altre.
Nel tempio di Pallade Solerte attaccarono ſoſpeſi quei ferri de piedi con i qua
li furono legati i Lacedemonij.
Gli Euiani non ſolamente ſaluarono nel Tem-
pio quella pietra, con laquale il Re Fimio percoſſe &
ammazzò il Re de Ma-
chienſi, ma l’adorarono ancora come uno Dio.
Gli Egineti dedicarono al tem
2210 pio i becchi delle Naui, predate alli Inimici.
Auguſto ſeguendo le pedate di co
ſtoro, poi che hebbe ſuperato lo Egitto, fece quattro colonne de becchi delle
Naui, lequali dipoi da Domitiano Imperatore furno collocate nel campido-
glio.
Iulio Ceſare ancora ne arroſe due a queſte, poi che per * Mare hebbe ſu
perati i Peni, una ſu la Ringhiera, &
l’altra innanzi alla curia. A che racconterò
3315 io in queſto luogo le Torri, i Tempij, le Aguglie, le piramidi, i Laberinti &
ſi-
mili coſe?
che hanno raccolte gli Hiſtorici. Venne certo a tale lo ſtudio di cele
brare ſe ſteſſo cõ ſimili opere, che e’ collocarono anchora le cittadi per tal’ con
to, &
gli impoſono i loro proprij nomi per eſſere noti a’ poſteri. Aleſſandro
per laſciar gli altri di gran lunga in dietro, oltre a quella città, che ei fece impo-
440 nendoli il nome ſuo proprio, ne fece ancora vna, &
gl’impoſe il nome di Buce-
falo ſuo cauallo.
Ma a mio giuditio fu piu condecente quel che fece Pompeio,
ilquale hauendo meſſo in rotta Mitridate, edificò in quel luogo, doue ei lo ſu-
però la Città di Nicopoli nella Armenia minore.
Nondimeno e’ pare che Se-
leuco ſuperaſſe tutti coſtoro, perche ad honore della moglie fece tre Città det-
5525 te Apamie, Ad honor della Madre ne fece cinque Laodicee, &
in honore ſuo
ne fece noue Seleucie, &
in honor’ del Padre fece dieci Antiochie. Altri ſi han
no procacciato nome appreſſo a poſteri non tanto con la grandezza della ſpe-
ſa, quanto con alcuna nuoua inuentione.
Ceſare delle coccole dello Alloro,
che egli portò nel Trionfo fece ſeminare una ſelua, &
la cõſacrò a futuri Trion
fi.
Appreſſo ad A ſcalo in Syria era un’celebrato Tempio, nel quale era collo-
6630 cata la ſtatua di Dercete, che haueua il uolto humano &
il reſtante di peſce,
per eſſerſi di quel luogo precipitata nello ſtagno, &
fuui oltra di queſto ordi-
nato che qualunche Syrio guſtaſſe peſce di quel’lago, li fuſſe uietata l’entrata
del Tempio, il fuoco, &
l’acqua. Appreſſo al lago de Marſi i Mutinij popoli
finſono Medea ammazza ſerpenti, ſecondo l’effigie d’un’ ſerpente;
perche
7735 con lo aiuto ſuo ſi liberarono dalla ingiuria de ſerpenti.
Simile a queſte coſe
fù la Hydra di Hercole, la Vacca, la fiera Lernea, &
l’altre coſe che gli Antichi
Poeti dipinſono ne loro Verſi;
le quali inuẽtioni molto mi piacciono, pur che
elle habbino rinchiuſo in ſe un’certo che di uirtuoſo, ſi come èquel che fù ſcul
pito al ſepolchro di Symandio;
percioche e’ ui è ſcolpito un’ Giudice con alcu
8840 ni de Magiſtrati principali, ueſtiti a guiſa di Sacerdoti, dal collo de quali ſtà pen
dente al petto la verità, che cõ gli occhi chiuſi accenna, &
nel mezo ui è un’mõ
te di libri, &
uno Epitaftio che dice. Queſti ſono i veri medicamenti dell’ani-
mo, ma l’uſanza delle ſtatue fù la piu egregia di tutte.
cõcioſia ch’elle ſono

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