Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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Figura 152.
meremo
C, C′, in ragion composta delle altezze,
e
della circonferenza di un circolo grande, o
del
suo diametro, avremo C:C′=BF.BD:
BG
.BD=EB2:AB2.
Dietro ciò dimostrava il
Torricelli
chese nella sfera ABCD siano ap­
plicate
utcumque EF, AG, sarà il berrettino
EBH
, all'ABC, come BF alla BG.
Tirinsi ED, AD, EB, AB. Il quadrato EB
al
BD sta come la retta BF alla BD.
Ma il qua­
drato
BD al BA sta come la retta DB alla BG;
ergo ex aequo il quadrato EB al BA sta come
la
retta BF alla BG.
Ma come il quadrato BE
al
BA, così l'un berrettino all'altro.
Ergo etc. (ivi, T. XXXVI, fol. 32).
Di qui, cioè da ABC:EBH=BG:BF, dividendo, abbiamo ABC—EBH:
EBH
=BG—BF:BF, ossia che la zona AEHC sta alla EBH come l'al­
tezza
FG di quella sta all'altezza FB di questa, e così per tutte le altre por­
zioni
intercette sulla sfera fra piani paralleli, le quali dunque saranno uguali,
quando
siano le relative altezze fra loro uguali.

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