Vitruvius, L' Architettura generale di Vitruvio : ridotta in compendio

Table of figures

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[Figure 1]
[2] G G H F E D D K K C C K H A B
[3] B A B A D C D C
[4] A C A D A B A
[Figure 5]
[6] H G C B B N M L E D F E A A K I
[7] O L I H K N G M G F E D C B A
[8] F E D C B A
[Figure 9]
[Figure 10]
[Figure 11]
[Figure 12]
[Figure 13]
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27 alle piazze pubbliche, ed alle caſe
private, dl cui ve n’ha due ſpe-
zie, cioè I.
le caſe di città, che
ſono o per i Grandi, o per i Mer-
catanti.
II. Le caſe di villa, che
hanno dodici parti, cioè 1.
la Cu-
cina.
2. la Stalla de’ buoi. 3. i Ba-
gni.
4. il Torchio. 5. la Canti-
na.
6. il Conſervatojo dell’ Olio.
7. gli Olivi. 8. le Stalle per le Ca-
pre.
9. le Stalle de’ Cavalli. 10. le
Tezze.
11. i Fenili. 12. i Molini.
Il lume fa una delle parti princi-
pali della comodità delle Fabbri-
che.
Ciò che convien fare per
averne a ſufficienza.
Articolo Quarto.
Della Forma comoda delle Fabbriche. # 88
La comodità delle Fabbriche dipen-
de dalla forma, che debbono ave-
re I.
Le Mura della città. II. Le
Piazze pubbliche, le quali erano
differenti ſecondo i Greci, e ſecon-
do i Romani.
III. Le Scale. IV.
le Sale.

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