Borro, Girolamo, Del flusso e reflusso del mare, 1561

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              <s>
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              la dottrina di Platone; come fanno molti altri: i quali ſono
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              tanto affettionati ad vna ſetta; che anco contro ogni douere
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              per amore e per forza la difendono: e tal volta hanno biſogno
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              de gli argani, per tirarla alla veritàla onde ben ſpeſſo auuiene,
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              ch'ella non ſolo non arriua al ſegno; ma non pure vi ſi accosta.
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              <s>Quindi ne naſcono le dottrine mostruoſe, lontane da ogni ſenti
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              mento humano. </s>
              <s>Io per me non fui giamai cotanto ostinato.
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              <s>Però
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              mi pare, che o Platone, o gli altri dalla diritta via
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              ſi partono, io non mi vergogno punto a laſciargli nè loro erro­
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              ri: come hora hauete vdito, ch'io ho fatto in queſto. </s>
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              <s>NOZ. </s>
              <s>Se l'influenze non vi piacciono; piacciaui almeno
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              di darmene alcuna ragione: accio ch'anco io mi poſſa riſoluere
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              a credere quello, che voi ne credete. </s>
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              <s>TAL. </s>
              <s>Dicono i maeſtri delle influenze; che certe ſtelle nel
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              Cielo ſi truouano; lequali riſcaldano questo baſſo mondo; ſi co­
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              me è il Sole: E certe altre lo rinfreſcano; come la Luna: nondi
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              meno la
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              ſenſibilmente ci dimostra; che le notti della
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              piena luna, maßimamente de la state, sono aſſai piu calde; che
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              non ſono le notti della nuoua Luna: E ciò eſſer vero, oltre che
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              egli è ſtato detto da Aristotile nel quarto libro delle parti de
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              gli animali; ce lo dimostrano anco i Granchi, le Conche, l'Ostre
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              ghe, e quaſi tutti gli animali ſenza ſangue: iquali alhora ſono
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              aſſai piu graßi, & aſſai piu pieni; che eglino non ſono, quando
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              la Luna è nuoua. </s>
              <s>Il che
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              naſce, perche il lume della piena Lu
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              na a granchi, & ad altri ſimili animali ſerua per veder doue, e
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              di che paſcerſi; e per poterſi ingraſſare, copioſamente paſcendo
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              ſi, come molti Filoſofi hanno creduto: Perche ſe il veder lume
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              nelle pasture foſſe cagione, che gli animali ſenza ſangue, ingras
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              ſaſſeno; gli animali ciechi, come ſono le Talpe, e gli altri ſomi­
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              glianti a queſti, non ingraſſerebbono al tempo della piena Lu­
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              na: nondimeno ingraſſano'; & al tempo della nuoua Luna:
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              Non naſce
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              l'ingraſſare da questi animali ſenza ſangue,
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              dal paſcerſi piu copioſamente nella piena Luna; ne del ſuo lu­
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              me ſi ſeruono per veder doue, e di che paſcerſi,
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              che
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              molti di loro ſeguitano il nutrimento proportionato con l'odo-</s>
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