Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

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270246DELLA FORZA DE’ CORPI ne con loro; ſiccome anche dovrà partirla coi paſ-
ſati in tutte le coſe, che eſſendo ſtate da eſſi laſcia-
te imperfette, avrà egli ſaputo perfezionare.
E a
queſto modo ſi metterà in compagnia di tutti i fi-
loſofi, che ſono ſtati per l’ addietro, e che ſaranno
dopoi, come ſe foſſer tutti una comunità ſola, e
formaſſero, per così dire, una ſola accademia.
Ma di queſte coſe abbiamo detto abbaſtanza, pa-
rendomi oramai tempo, ch’ io m’ accoſti ad eſ-
porvi il ragionamento ultimo, che fù in Pozzuolo
ſopra la forza viva in quella onoratiſſima compa-
gnia, che ſopra vi diſſi;
alla quale s’ erano aggiun-
ti il Signor D.
Felice Sabatelli, e il Signor Con-
te della Cueva.
Il qual ragionamento perciocchè
fu d’ intorno ad una dimoſtrazion nuova, che
il Padre Riccati ha propoſta in un ſuo belliſ-
ſimo libro, volendo per eſſa dimoſtrare, che.

la forza viva debba eſſere in ciaſcun corpo pro-
porzionale al quadrato della velocità;
potrà
forſe per ciò parervi, che non a caſo ſiaſi per
me fino ad ora del diſiderio della novità ra-
gionato.
Perchè quantunque il Padre Riccati non
alcuna ſentenza nuova introduca, ma ſol propon-
ga un’ argomento nuovo a ſoſtenere una ſentenza
già quaſi vecchia;
pur queſto ancora è novità; e
dove ſi faccia rettamente, e con giudicio, merita
tutte le lodi, che a i gran ritrovamenti ſi conven-
gono.
E certo il Padre Riccati non è venuto a
quel ſuo argomento ſenza aver prima voluto e co-
noſcere et eſaminar ſottilmente tutti quelli,

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