273249LIBRO III.
Signor D.
Felice, che ha letto il libro attenta-
mente. Così è, diſſe il Signor D. Felice, e quella
dimoſtrazione, che voi dite, ho lungamente con-
ſiderata, et eſaminata da me ſteſſo più volte; più
volte ancora col Signor Conte della Cueva. Dun-
que, riſpoſi io, potrete eſporlaci voi, e il Signor
Conte, e dirne il giudicio voſtro meglio di ogni
altro. Quanto a me, io vi aſcolterò con piacere
grandiſſimo. Ma non vogliamo già noi, diſſe allo-
ra la Signora Principeſſa, che voi ſolamente aſcol-
tiate; oltre che non conviene, che il Signor D.
Felice faccia egli tutta la fatica. Egli dunque eſ-
porrà la dimoſtrazione, e voi ne eſporrete il giu-
dicio voſtro. Meglio ſarebbe, riſpoſi io, udir quel-
lo del Signor Conte della Cueva, che ha conſide-
rato, e ſa la dimoſtrazione meglio di me. Il Signor
Conte della Cueva, riſpoſe ſubito il Signor D.
Felice, dovrà ajutar me; perchè eſſendo la dimo-
ſtrazione molto ſottile, e dovendola io per cagion
della chiarezza cominciar di lontano, et eſſendo al-
quanto avvolta e lunga, potrei tratto tratto aver bi-
ſogno di chi mi ſovveniſſe. Voi, diſſi, a coteſto mo-
do volete difendere il Signor Conte, e liberarlo
d’ ogni fatica; ma ſe di lui avete biſogno ad eſ-
porre la dimoſtrazione, non avete certamente bi-
ſogno di tutti; però queſti altri Signori, come voi
l’ avrete dichiarata, potranno giudicarne eſſi; e
ognuno il farà meglio di me. Eſſi eſporranno il
giudicio loro, diſſe la Signora Principeſſa, o con-
fermando il voſtro, o opponendoviſi. E rivolta
mente. Così è, diſſe il Signor D. Felice, e quella
dimoſtrazione, che voi dite, ho lungamente con-
ſiderata, et eſaminata da me ſteſſo più volte; più
volte ancora col Signor Conte della Cueva. Dun-
que, riſpoſi io, potrete eſporlaci voi, e il Signor
Conte, e dirne il giudicio voſtro meglio di ogni
altro. Quanto a me, io vi aſcolterò con piacere
grandiſſimo. Ma non vogliamo già noi, diſſe allo-
ra la Signora Principeſſa, che voi ſolamente aſcol-
tiate; oltre che non conviene, che il Signor D.
Felice faccia egli tutta la fatica. Egli dunque eſ-
porrà la dimoſtrazione, e voi ne eſporrete il giu-
dicio voſtro. Meglio ſarebbe, riſpoſi io, udir quel-
lo del Signor Conte della Cueva, che ha conſide-
rato, e ſa la dimoſtrazione meglio di me. Il Signor
Conte della Cueva, riſpoſe ſubito il Signor D.
Felice, dovrà ajutar me; perchè eſſendo la dimo-
ſtrazione molto ſottile, e dovendola io per cagion
della chiarezza cominciar di lontano, et eſſendo al-
quanto avvolta e lunga, potrei tratto tratto aver bi-
ſogno di chi mi ſovveniſſe. Voi, diſſi, a coteſto mo-
do volete difendere il Signor Conte, e liberarlo
d’ ogni fatica; ma ſe di lui avete biſogno ad eſ-
porre la dimoſtrazione, non avete certamente bi-
ſogno di tutti; però queſti altri Signori, come voi
l’ avrete dichiarata, potranno giudicarne eſſi; e
ognuno il farà meglio di me. Eſſi eſporranno il
giudicio loro, diſſe la Signora Principeſſa, o con-
fermando il voſtro, o opponendoviſi. E rivolta