Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

Table of figures

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1reliquae (pag. 43), ossia come due, grado della parabola, più uno, è ad uno.
Il
Torricelli poi v'applicò il metodo degl'indivisibili, e riuscì alla medesima
conclusione
, supponendo noto il centro di gravità del cono.
Sia infatti CAG (fig. 231) il trilineo proposto: condotta la AC, e pro­
lungata
in E l'ascissa NB, avremo, per la parabola da una parte, e per la
similitudine
dei triangoli dall'altra, CI:BN=AI2:AN2=IC2:NE2, d'onde,
moltiplicando
per 2 la prima ragione, e per π la seconda, CG:BM=πIC2:
736[Figure 736]
Ma tornando al proposito, se CI:BN=AI3:AN3, e la parabola è perciò
del
terzo grado, o è cubica, come si dice; il Torricelli dimostrò che la parte
dell
'asse verso il vertice sta alla rimanente come 3+1, ossia 4, sta ad uno.

Se
CI:BN=AI4:AN4, e perciò la parabola è biquadratica, le due dette
porzioni
dell'asse stanno come 4+1 a uno, ossia l'una è quintupla del­
l
'altra, e così sempre con regola universale, ut ostenditur in doctrina pa­
rabolarum
.

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