Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

List of thumbnails

< >
21
21 (9)
22
22 (10)
23
23 (11)
24
24 (12)
25
25 (13)
26
26 (14)
27
27 (15)
28
28 (16)
29
29 (17)
30
30 (18)
< >
page |< < (16) of 65 > >|
2816 hauerebbe vn gran capogiro, e ſtordimento.
Cont. Fetonte forſe hauerà eſperimentato quan-
to dice il Sig.
Borelli, perche fulminato da Gioue
douete principiar à piombare molto lontano dal Pò
ſopra il qual cadete.
Ofred. Gran maeſtria biſogneria, che foſſe ſtata
quella dell´A quila, che credendo il capo caluo del
miſero Eſchilo vna picha gli laſciò cader ſopra la.
Teſtudine per romperla; gran maeſtria dico, men-
tre doueria tanto eſſerſi allontanata dal perpendico-
lo ſopra eſſo quanto era neceſſario acciò cadeſſe ſo-
pra il capo preciſamente.
Matt. Queſte ſono fauole, che non hanno che fa-
re con le ſodezze della queſtione, la qual trattiamo.
Però Sig. Conte vediamo le ragioni con le quali il
Sig.
Borelli conferma la ſua opinione.
Cont. La ſomma della ragione regiſtrata da eſſo
alla facciata 5.
in ſoſtanza conſiſte, che _idem manens_,
_idem ſemper facit idem._
Hora l´empito acquiſtato dal
graue nella ſommità della torre reſta ſempre il me-
deſimo, non venendo ne impedito, ne contraſtato.
E così nel caſo noſtro dice, che il graue A, acquiſta-
ta vna tal velocità, e mouendoſi all´ingiù, quella ve-
locità non viene impedita, ne contraſtata, &
c. Se
A E, foſſe vna canna capace della palla cadente, al-
lora ſarebbe vera la noſtra dottrina, eſſendo la palla
trattenuta pregioniera nella canna, come anco ſi de-
ſcriuarebbe la noſtra Spirale, ſe ad vſo

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index