Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1767

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1 rata l'eſterior bellezza entreremo in Chie-
ſa, il pavimento della quale è tutto di mar-
mi di varj colori, diviſati con mirabil di-
ſegno.
Quello della Navata di mezzo è di
Franceſco da San Gallo, e quello intorno
al Coro è fatto col diſegno di Michel'An-
gelo, ed il rimanente credeſi di Giuliano di
Baccio d'Agnolo.
Quivi prima d'ogn'al-
tra coſa, potrà l'erudito Foreſtiero volger
l'occhio alle varie Iſcrizioni, e memorie,
che vi ſi trovano.
A man deſtra evvi il
Ritratto del menzionato Brunelleſco ſcolpi-
to in marmo; a cui ſegue il Ritratto di
Giotto reſtauratore della Pittura, con Epi-
taffi, il primo di Carlo Aretino, il ſecon-
do d'Agnolo Poliziano.
Succedono altre
memorie d'uomini illuſtri, come di Pier
da Farneſe Capitano de' Fiorentini, di Fr.
Luigi Marſilj eminente Teologo, del Car-
dinal Pietro Corſini, e dopo queſto l'Effi-
gie ſcolpita in marmo del gran Marſilio Fi-
cino rinnovatore della Filoſofia di Platone.

Cosi a mano ſiniſtra ſono dipinte due fi-
gure, rappreſentanti Niccolò da Tolentino,
che è di Andrea del Caſtagno, e Giovanni
Acuto Opera di Paolo Uccello: e dirimpet-
to al Farneſe è ſituato il Depoſito di Don
Pietro di Toledo Vicerè di Napoli.
Merita
anche oſſervazione un quadro antico, in cui
è dipinto il divino Poeta Dante di mano
dell'Orcagna, quivi eſpoſto per Decreto del-
la Repubblica Fiorentina, quale è l'unica
memoria pubblica, che vi ſia di queſto

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