1alcuni manoscritti, derivati senza dubbio dalla libreria del p. ab. Guido Grandi,
col titolo: Roba del gran Galileo, in parte copiata dagli originali, e in
parte dettata da lui cieco a me Vincenzio Viviani, mentre dimoravo nella
sua casa di Arcetri. Quel documento, che si diceva, è dettato e scritto in
dialogo, per inserirsi nella prima giornata delle due Scienze nuove “ a facce 25
(dell'edizione di Leida) dopo le parole che dice il Sagredo Il negozio è vera
mente molto intrigato .... però diteci quel che ne conviene. ”
col titolo: Roba del gran Galileo, in parte copiata dagli originali, e in
parte dettata da lui cieco a me Vincenzio Viviani, mentre dimoravo nella
sua casa di Arcetri. Quel documento, che si diceva, è dettato e scritto in
dialogo, per inserirsi nella prima giornata delle due Scienze nuove “ a facce 25
(dell'edizione di Leida) dopo le parole che dice il Sagredo Il negozio è vera
mente molto intrigato .... però diteci quel che ne conviene. ”
“ SALVIATI. — Prima però di dirvi una mia opinione, non voglio la
sciare indietro di proporvi un fatto, che mi occorse a notare, speculando io
intorno al modo di risolvere, forse più ragionevolmente di quel che non avesse
fatto Aristotile, questo problema della ruota veramente ammirando. Per ri
durmi la cosa più sotto i sensi, e per aiutare la mia immaginazione, feci
quell'esagono, che vi ho detto, di cartone ben sodo, mettendomi a ruzzolarlo
lungo una riga, tenuta ferma applicata contro un foglio, sopra il quale due
punte di spillo, una infissa nel centro del poligono esterno, l'altra nel sog
giacente angolo del poligono interno e concentrico, mi avrebbero lasciate
impresse le vestigie degli archi continui e de'saltuari, dei quali ho discorso.
Trasformando poi i due esagoni in due cerchi, pur col medesimo centro, per
ridurmi più d'appresso alla contemplazione della ruota di Aristotile, mi ven
nero messi i due spilli in C e in B (fig. 294), e facendo rivolgere la ruota
799[Figure 799]
sciare indietro di proporvi un fatto, che mi occorse a notare, speculando io
intorno al modo di risolvere, forse più ragionevolmente di quel che non avesse
fatto Aristotile, questo problema della ruota veramente ammirando. Per ri
durmi la cosa più sotto i sensi, e per aiutare la mia immaginazione, feci
quell'esagono, che vi ho detto, di cartone ben sodo, mettendomi a ruzzolarlo
lungo una riga, tenuta ferma applicata contro un foglio, sopra il quale due
punte di spillo, una infissa nel centro del poligono esterno, l'altra nel sog
giacente angolo del poligono interno e concentrico, mi avrebbero lasciate
impresse le vestigie degli archi continui e de'saltuari, dei quali ho discorso.
Trasformando poi i due esagoni in due cerchi, pur col medesimo centro, per
ridurmi più d'appresso alla contemplazione della ruota di Aristotile, mi ven
nero messi i due spilli in C e in B (fig. 294), e facendo rivolgere la ruota
799[Figure 799]
Figura 294.
sopra la riga BF per una intera circolazione, trovai con una certa maravi
glia tracciate sopra il foglio le due curve linee BIF, CHE, quali vedete rap
presentate in questa figura. ”
sopra la riga BF per una intera circolazione, trovai con una certa maravi
glia tracciate sopra il foglio le due curve linee BIF, CHE, quali vedete rap
presentate in questa figura. ”
“ SAGREDO. — Elegantissime curve in vero, le quali, insistendo sopra
due corde di uguale lunghezza, e soprastando ad esse con differente altezza;
sembra che possano adattarsi alla costruzione dei ponti, ai quali, mantenendo
la medesima luce, si volesse dare o maggiore o minore il rigoglio. ”
due corde di uguale lunghezza, e soprastando ad esse con differente altezza;
sembra che possano adattarsi alla costruzione dei ponti, ai quali, mantenendo
la medesima luce, si volesse dare o maggiore o minore il rigoglio. ”
“ SALVIATI. — Così parve anche a me, e a proposito del disegno del
nuovo ponte di Pisa, che si voleva fare di un arco solo, avrei volentieri sug
gerito all'architetto una centina di quella figura, che mi aveva tanto bel
garbo. Ma le mie speranze erano principalmente rivolte a promovere la scienza,
ch'era mia professione, perchè forse, dallo spazio compreso fra l'arco della
nuovo ponte di Pisa, che si voleva fare di un arco solo, avrei volentieri sug
gerito all'architetto una centina di quella figura, che mi aveva tanto bel
garbo. Ma le mie speranze erano principalmente rivolte a promovere la scienza,
ch'era mia professione, perchè forse, dallo spazio compreso fra l'arco della