Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1queſto modo eſperimentando ſi puo auuertire. Siano due calici in una fornace egualmen
te cotti, & di egual peſo, & ad un ſuono quando ſon tocchi ſiano preſi, & uno di queſti
ſia poſto nell'acqua, & poi tratto fuori, ſia tocco l'uno & l'altro, quando queſto ſarà fat­
to, egli ſi trouerà gran differenza tra que ſuoni, & non potranno eſſer di peſoeguale: coſi
auuiene a i corpi de gli huomini, i quali concetti d'una maniera di figuratione, & in una
congiuntione del mondo, altri per lo ardore del paeſe col toccamento dell'aere, manda­
no fuori lo ſpirito acuto, altri per l'abondanza dell'humore ſpargono grauiſsime qualità
di ſuoni, & coſi per la ſottigliezza dello aere le nationi meridiane per lo acuto feruore ſi
mouono piu preſto, & piu eſpeditamente con l'animo a prender conſiglio.
Ma le genti
Settentrionali infuſe della groſſezza dello acre, perche lo aere le oſta, raffreddate dall hu­
more hanno le menti ſtupide.
Et che queſto coſi ſia, da i ſerpenti ſi comprende, i quali
per lo caldo hauendo aſciugato il refrigerio dell'humore con gran uehemenza ſi mouo­
no, ma nel tempo de i ghiacci il uerno raffreddati per la mutatione del Cielo per lo ſtu­
pore ſi fanno immobili.
Coſi non è merauiglia ſe il caldo aere fa le menti de gli huomi­
ni piu acute, & il freddo per lo contrario piu tarde.
Eſſendo adunque le nationi ſotto il
meriggie d'animo acutiſsimo, & d'infinita prontezza a prendere partito, ſubito, ch'en­
trano ne i fatti d'arme, iui mancano, perche hanno ſucchiate le forze de gli animi dal So­
le: ma quelli, che naſcono in parti fredde, ſono piu pronti alle armi, & con grande im­
peto ſenza timore entrano nelle battaglie, ma con tardezza d'animo, & ſenza conſidera­
tione facendo impeto ſenza ſolertia con i loro conſigli ſi rompeno.
Eſſendo adunque tali
coſe dalla natura nel mondo coſi ſtatuite, che tutte le nationi con immoderate meſcolan­
ze fuſſero diſtinte, piacque alla natura, che tra gli ſpatij di tutto il mondo, & nel mezo
dell'uniuerſo il populo Romano fuſſe poſſeditore di tutti i termini: perche nella Italia ſo­
no le genti temperatiſsime ad amendue le parti, & con i membri del corpo, & col ualore
dell'animo alla fortezza diſpoſte.
Perche come la Stella di Gioue di mezo tra la feruen­
tiſsima di Marte, & la freddiſsima di Saturno correndo, è temperata, coſi per la iſteſſa ra
gione la Italia poſta tra la parte Settentrionale, & del mezodì dall'una, & l'altra parte
temperata riporta inuitte lodi, & però con i conſigli rompe le forze de Barbari, & con la
forte mano i penſieri de i Meridiani.
Et coſi la prouidentia Diuina ha poſto la Città del
populo Romano in ottima è temperata regione, accioche ella fuſſe patrona del mondo.

Se adunque coſi ſi uede, che per le inclinationi del Cielo le diſsimili regioni con uarie ma
niere ſiano comparate, & che la natura delle genti con animi diſpari, & con figure de i
corpi, & con qualità differenti naſceſſero: non dubitiamo anche non douerſi diſtribuire
le ragioni del fabricare fecondo le proprietà delle genti, & delle nationi.
Hauendo di
cio pronta, & chiara dimoſtratione dalla natura.
Io ho eſpoſto (come io ho potuto con
gran ragione auuertire) le propietà de i luoghi dalla uatura diſpoſti, & in che modo biſo­
gna al corſo del Sole, & alle inclinationi del Cielo conſtituire le qualità de gli edificij al­
e figure delle genti.
Et però adeſſo breuemente dichiarirò in uniuerſale, & in particola
re le proportioni, & miſure delle maniere di ciaſcuno edificio.
Le qualità de i paeſi deono eſſer conſiderate da chi fabrica, imperoche in un luogo ſi fabrica
ad un modo, in altro ad altro modo, riſpetto a gli ardenti Soli, a i freddi uenti, alle neuoſe ſtagio­
ni, & all'inondationi del mare, o de'fiumi: la doue altri nelle cauerne della terra, altri
fopra i monti, altri ne i boſchi, altri ancho ſopra gli altiſſimi alberi hanno fatto le loro ha­
bitationi; però Vitruuio ha riguardo in generale a quello, che in ogni luogo deue conſidera
re l' Architetto, & proua la ſua intentione a molti modi, & con belli eſſempi: cioè, che le qua
lità del Cielo, & gli aſpetti in diuerſe regioni fanno diuerſi effetti, & che a quelli ſi deue por men­
te, accioche ſi poſſa goder le ſtanze, & le habitationi ſenza diſetto.
Prende argomento dalla
ſtatura, & dai membri dell'huomo, & dalla diſpoſitione de gli animi, che ſeguitano la tempera

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