Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, 1771
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1 de' Riformati a Fieſole. Nella loro Chieſa
vi è di conſiderabile, la Tavola di mano di
Aleſſandro Allori, ove è la Madonna con
alcuni Santi, e il Padre Eterno.
E di quivi
ritornando verſo Firenze, ſi troverà fuori della
de'
PORTA A PINTI, nella Chieſa di S. Ger-
vaſio una bella Tavola di Santi di Tito,
e fuori della
PORTA ALLA CROCE. La prima Villa ſul-
la ſiniſtra mano è del Marcheſe del Monte,
poco più in sù per queſta ſtrada del Caſen-
tino voltando a ſiniſtra, ſi trova un Con-
vento di Monache detto
SAN SALVI, da cui piglia la denomina-
zione l'adiacente pianura.
Queſto fu già
uno de' primi Monaſteri de' Vallombroſani,
che lo cederono alle Monache dette di
Faenza l'anno 1529.
Nel demolirſi un lo-
ro antico Convento, per piantarvi la For-
tezza di San Giovambatiſta, volgarmente
detta da Baſſo, che vi è al preſente.
Nel
Refettorio di eſſo Monaſtero di San Salvi,
dall'immortal pennello di Andrea del Sar-
to, ſi vede dipinto in un arco San Bene-
detto, San Giovan Gualberto, San Salvi

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