Berga, Antonio, Discorso della grandezza della acqua e della terra, 1579

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              della terra molte ne ſiano in copia maggiore nelle
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              cauerne & uoragini d'eſſa terra contenute ſino
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              nel centro d'eſſa terra come il Cardano raconta.
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              <s>talmente che nell'inferno ſitrouano acque per nu
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              ture il fuoco materiale che iui ſi troua d'i loro ua
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              <s>il quarto ſuo ſuppoſito benche paia molto piu
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              efficace, non ſtringe à fatto, concioſia coſa che mi­
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              ſur ando la profondità della terra, reſti inſieme
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              miſurata tutta la profondità dell'uniuer ſit à del­
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              l'acqua eſſendo uero che l'acqua ſi ritroui in tut­
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              te le sfere meſcolata con la terra ſi che d'eßa &
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              della terra reſti formato un ſol globo concentrico
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              come il Picolomini uuole: per il che non mi par
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              uero, ſe l'acque ſi profondaſſero
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              come la ter
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              ra, che non ſarebbeno percio maggiori d'eſſa ter­
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              ra. </s>
              <s>Et ſe paſſaremo alquinto ſuo ſuppoſito, ritro­
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              uaremo eſſere di poco ualore, poiche non compren
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              da che l'acque de i mari ſin'ora conoſciuti & na­
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              uigati. </s>
              <s>oltrei quali puo eſſere ſe bene ſi ſia ſco­
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              perta qualche terra, che ſi
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              altri ma
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              ri deppo quella terra & maßime ſoito i circoli ar
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              tico & antartico doue ſono li mari profondißimi
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              & gelaticon infinita coppia d'acqua. </s>
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              <s>Restando adonque incerti queſti ſuoi ſuppoſi­
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              ti, non ci debbe ſopra di loro fare fondamento. </s>
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