Gallaccini, Teofilo, Perigonia, o vero degli angoli, ca. 1590-1598

Page concordance

< >
Scan Original
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
< >
page |< < of 88 > >|
    <archimedes>
      <text>
        <body>
          <chap>
            <p type="main">
              <s>
                <pb pagenum="folios 29v-30r"/>
              ed uguali e proportionate quindi si può ritrarre che son linee curve; si perché sopra esse si possan formare angoli uguali per la def. aggionta dal Commandino nel 3° di Euclide. </s>
              <s>Si disse che questo riducimento del cerchio all’angolo non è perfetto, riserbandosi la ragione a questo luogo. </s>
              <s>Si ritragga dunque la ragione dalla pratica e dalla teorica di questo problema. </s>
              <s>Che ‘l congiognimento de’ cerchij non è tanto esatto che tolga l’angolo rimanente in fra’ segamenti che si fanno da essi scambievolmente: nella linea, che gli congiogne è talmente diritta e piana, che non habbia qualche incurvamento per natura sua, benchè sia incognoscibile. </s>
              <s>O vero diciamo intendersi il cerchio tutto angolo; perciò che l’angolo è più vicino a diventar cerchio, che a farsi linea retta; come si vede nelle figure di molti lati; che quanto più, che quanto più vi si moltiplicano i lati e gli angoli, tanto più l’angolo si spiana, e finalmente diventa tutto cerchio. </s>
              <s>E queste son tutte le maniere con le quali per me s’è possuto sostentare che ‘l cerchio sia tutto angolo.</s>
            </p>
            <p type="main">
              <s/>
            </p>
          </chap>
          <chap>
            <p type="head">
              <s>A che serva l’angolo nell’Universo</s>
            </p>
            <p type="head">
              <s>Cap. 10</s>
            </p>
            <p type="main">
              <s>Nell’Universo non si trova cosa che sia indarno come si ritrahe dal Filosofo. </s>
              <s>Però se l’angolo è cosa reale overo intelligibile, bisogna vedere qual fine habbia. </s>
              <s>Primieramente per ispedirmi più tosto che sia possibile dirò che sì come ‘l cerchio è stato truovato specialmente pel movimento locale circolare (onde avviene che ‘l Cielo sia inclinevole al giramento e la sua inclinatione sia detta da’ Filosofi principio passivo interno e quasi natura) così la figura angolare per la quiete e col mezzo di essa l’angolo anchora; perciochè gli angoli impediscono ‘l movimento continuo; che
                <lb/>
              //
                <lb/>
              (sì come dice Pietro da Medina nel 3° cap. del primo lib. dell’Arte del navigare) la propria operatione del Cielo è muoversi continuamente e circolarmente e perciò conviene che habbia la figura accomodata a tal movimento e questa si è la figura ritonda perciochè è privata d’angoli, che sono impedimento al muoversi. </s>
              <s>Oltre acciò non si possano costituir le quattro quarte del Mondo senza gli angoli perciochè o prendansi da’ quattro venti, in quanto son cagionati da quattro Pianeti secondo gli Astrologi, cioè da Giove, dal Sole, da Marte e dalla Luna. </s>
              <s>Onde son detti dalla Luna occidentali da Marte meridionali, dal Sole orientali e da Giove settentrionali: overo si prendano da’ quattro triplicità del Zodiaco, come dall’Ariete, dal Leone, dal Sagittario, tutti di qualità calda e secca, e Segni orientali onde vengono i venti orientali: o dal Toro, dalla Vergine, e dal Capricorno, tutti di qualità fredda e secca e meridionali; onde nascono i venti australi: o da Gemelli, dalla Libbra e dall’Aquario, tutti di qualità calda e humida e occidentali; onde procedono i venti occidentali di maniera che queste son quattro triplicità di Segni, appellate ignea, terrea, aerea, aquea, le quali costituiscono quattro venti, che danno nome a quattro parti e a quattro angoli del Mondo; perciochè come dice l’istesso autore nel 5° cap. la tondezza della terra ha quattro parti, angoli e regioni principali non solamente avvertite da’ Filosofi e dagli Astrologi, ma ancho dalla Sagra Scrittura, come appo San Luca nel 14° cap. e appresso David nel Salmo 106. E queste si nominano e conoscano pe’ quattro venti cardinali, ciò sono Levante, Ponente, Tramontana, Mezzodì. Da’ quali tirate </s>
            </p>
          </chap>
        </body>
      </text>
    </archimedes>