Heron Alexandrinus
,
Di Herone Alessandrino De gli automati : ouero machine semoventi, libri due
,
1589
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DISCORSO
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particolari, e diſtinti: </
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preserve
">perciò che nel principio ragiona
<
lb
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egli di
<
unsure
/>
queſte coſe generalmente, dopo diſcende alle ſpe-
<
lb
/>
tie, di che egli intende trattare, eſecondo quelle diuide
<
lb
/>
i libri; </
s
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<
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preserve
">Dopò ſcopre quello, che ciaſcuna di quelle due
<
lb
/>
ſpetie ci prometta, e preſigli eſſempij ch’hanno da ſerui-
<
lb
/>
re, ne fa narratione prima cõſuſa, dopo aperta, ſteſa, e par
<
lb
/>
ticulareggiata, e finalmente conl’ordine, col quale egli
<
lb
/>
le ſtende, torna poi, come diceuamo ad inſegnarci di par
<
lb
/>
te in parte il modo da cõdurle alſine. </
s
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<
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preserve
">Nel moſtrarci i mo
<
lb
/>
ti parimente ſi guardo dal diſordine, perciò che prima
<
lb
/>
volle ragionare dellocale, che ſi ſa da tutta la machina
<
lb
/>
mobile ſu le ruote della baſe, e poi di quello, che ſiſa da
<
lb
/>
ciaſcheduna imagine, e parte della Machina nel tempo
<
lb
/>
ch’ella ſtà ferma, e nõ ſi muoue diluogo: </
s
>
<
s
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preserve
">In ſegnando poi
<
lb
/>
i moti di tutra la machina prima comincia dalretto, co-
<
lb
/>
me quello che è ſimpliciſsimo, dopo trapaſſa al circulare
<
lb
/>
primo ſemplice dopo il retto: </
s
>
<
s
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echoid-s318
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preserve
">dopo inſegna il moto per
<
lb
/>
gli lati d’vn paralellogrammo di angoliretti, come di ſi-
<
lb
/>
gura manco perfetta della circulare; </
s
>
<
s
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echoid-s319
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="
preserve
">e finalmente viene
<
lb
/>
à quello del ſerpeggiare, come quello che per eſſere mi-
<
lb
/>
ſto di più moti, è irregolare, inordinato, e non ſemplice
<
lb
/>
come gli altri. </
s
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<
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preserve
">Queſte coſe ci piace hauer voluto auerti-
<
lb
/>
re, non tanto per moſtrare la diligenza di queſto Autto-
<
lb
/>
re, laquale può eſſere à chi non è cie co per ſe ſteſſa aſſai
<
lb
/>
manifeſta, quanto pe
<
unsure
/>
r far auertito, chi ſi poneà ſcriuere
<
lb
/>
coſe tali, à fuggir, quanto più ſi può, l’inordinatezza, e la
<
lb
/>
conſuſione. </
s
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<
s
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preserve
">Habbiamo diſcorſo aſſai ſopra le machine
<
lb
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in genere, e ſopra l’opera. </
s
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preserve
">Onder reſta che diciamo alcuna
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lb
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coſa appartenente all’Hiſtoria, & </
s
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<
s
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echoid-s323
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preserve
">alla vita dell’Autore,
<
lb
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perciò che diſcorrendo noiſopra vn’opera, che non è al-
<
lb
/>
tro, che vn’effetto di lui, non ſolo non è inconueniente,
<
lb
/>
ma giuſto, che eſſendone eglila cauſa, facciamo </
s
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p
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