Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

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308284DELLA FORZA DE’ CORPI le potenze laterali ſteſſe. E certo le potenze non
pajono di lor natura ordinate a produrre altre po-
tenze.
E’ dunque la potenza diagonale, ſecondo lui,
non prodotta nel corpo, ma finta e immaginata.
nell’ animo dei matematici; i quali non volendo
valerſi di due potenze, che ſono nella natura, amano
meglio di ricorrere ad’ una ſola, che eſſi ſi fingo.

no;
la qual ſe foſſe, farebbe lo ſteſſo effetto, che
quelle due.
Quindiè, che a conſervar l’ uguaglian-
za tra l’ azione e l’ effetto, non altro fa d’uopo ſe
non dimoſtrare, che l’azione, che fanno le due po-
tenze laterali congiunte inſieme, ſia eguale a quella
azione, che farebbe la potenza diagonale da ſe
ſola, ſe vi foſſe.
E queſto ſi è quello, che il
Padre Riccati prende a dimoſtrare, e il fa di
maniera, che la dimoſtrazione ſteſſa lo con-
duce nell’ opinione della forza viva.
Come ciò
ſia, vi ſpiegherò brevemente, proponendovi prima
un teorema di geometria aſſai bello, e non men faci-
le, ſopra cui non dovrà naſcere niuna conteſa.
Ec-
covi il teorema.
Nella diagonale AD di un paralle-
logrammo BC ſi prenda un punto r, e quindi ſi guidi-
no le due rette rp, rq, perpendicolari ai lati AB, AC.

Dico, che il rettangolo di AB, et Ap, e il rettan-
golo di AC et Aq, preſi inſieme, ſono eguali al
rettangolo di AD et Ar.
Volete voi, che io il vi
dimoſtri?
Fermoſſi quì un poco il Signor D. Felice.
Allora la Signora Principeſſa, quelli, diſſe, che ne
deſiderano la dimoſtrazione, deſidereranno anche.

di trovarſela da loro ſteſſi.
Quanto a me, io ſon

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