Hugford, Ignazio Enrico, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, 1765

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1 predetto Altar maggiore, lavorato di fi-
niſſimi marmi, ed arricchito di medaglio-
ni, e di Baſſirilievi di marmo.
La volta poi
è tutta fatta a Moſaico, per opera d'An-
drea Taſi, diſcepolo di Cimabue, che in
quei tempi ebbe la ſua ſtima.
Oltre i va-
ri ornamenti vi è un Battiſtero molto va-
go, e di belliſsimi marmi adorno, nella
nicchia del quale vedeſi un S. Gio. Bati-
ſta di marmo fatto da Giuſeppe Piamon-
tini valente Scultore.
Ed è da notarſi, che
un magnifico Battiſtero era prima nel mez-
zo del Tempio, della forma ottagona, del
quale n'è rimaſto il ſegno.
Dirimpetto al
detto Battiſtero vi è il ſepolcro ornato di
varie Statue di Baldaſſar Coſsa, già Papa
ſotto nome di Giovanni Vigeſimoſecondo,
o come altri vogliono, Vigeſimoterzo, mor-
to in Firenze l'anno 1419. dopo aver ri-
nunziato il Pontiſicato avanti al Concilio di
Coſtanza
.
L'intaglio di queſto Sepolcro è
opera di Donatello celebre Scultore de'ſuoi
tempi, di cui parimente è la S. Maria Mad-
dalena Penitente in un bell'Altare fatto mo-
dernamente
.
Finalmente in queſto Tempio

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