Zanotti, Francesco Maria
,
Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre
,
1752
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LIBRO I.
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ſiderio della guerra laſcierà loro ſoffrir l’ ozio
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delle lettere. </
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">Io tralaſcio di nominar molti al-
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tri, che troppo lungo ſarebbe. </
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">Sol vi dirò, che
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io vidi quella famoſa, e gentile raccoglitrice di
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tutti i più nobili, e leggiadri ingegni, voglio
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dire la Signora Donna Fauſtina Pignatelli Prin-
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cipeſſa di Colobrano, delle cui lodi io non
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prenderei a dire, ſe non ſe quando mi aveſſi
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propoſto di non parlar più d’ altro; </
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">che trop-
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po duro mi ſarebbe dover finir di lodarla, aven-
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do cominciato, e paſſar ad altro argomento;
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">ne temerò d’ eſſer ripreſo di ciò, ch’ io dico, da
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chiunque l’ abbia conoſciuta. </
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">Che di vero quan-
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ti ornamenti può aggiungere alla bellezza et al-
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la grazia un ſublimiſſimo ſpirito et una rara
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intelligenza di tutte le coſe, eziandio più ſotti-
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/>
li, e recondite, accompagnata da ſomma chia-
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rezza, e da un grazioſiſſimo modo di dirle ed
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eſporle, tutti in lei ſono maraviglioſamente rac-
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colti, ſenza che poſſa diſtinguerſi, qual di lo-
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ro maggiormente riſplenda. </
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">De quali io non
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poſſo giammai ricordarmi ſenza che mi tornino
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/>
inſieme alla memoria la corteſia, l’ affabilità,
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la piacevolezza, ed una ſingolare ſoavità di ma-
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niere e di coſtumi, che ella congiunge con tan-
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to ſenno e gravità, che ben ſi moſtra anche nel-
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le facezie, e nei motti eſſer Signora grandiſſima; </
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ne è coſa che ella faccia, cui non ſeguano,
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come fedeli compagne, la giocondità, e la gra-
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zia. </
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">Il percbè io mi eſtimo fortunatiſſimo di </
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