319295LIBRO III.
giunſi io allora, s’ egli è vero quello, che già ave-
te detto, cioè, che il corpo ſcorra lo ſpazio Ap ſe-
condo le leggi della gravità, onde i quadrati dei
tempi debbano eſſere proporzionali agli ſpazj; e
ſe egli, tirato dalla ſola potenza AB, ſcorre Ap
in quel tempo, il cui quadrato è {Ap/AB}, niente ſarà
più facile, che ſcoprire, quale ſpazio dovrà ſcor-
rere in un tempo, il cui quadrato ſia {Ar/AD}; e allo-
ra vedraſſi ſe tale ſpazio appunto ſia la linea Am,
come eſſer dee, e come io credo veramente, che
ſia. Mentre io diceva queſte parole, il Signor Con-
te della Cueva avea già ſteſo in una carta i termi-
ni della proporzionalità
{Ap/AB}, {Ar/AD}: : Ap, {AB: Ar/AD}
quando tutto lieto eſclamò: è deſſa, è deſſa. Lo
ſpazio, che ſi cerca, è appunto la linea Am, eſſen-
do egli {AB: Ar/AD}, cioè la quarta linea proporzio-
nale dopo le tre AD, AB, Ar. Vedete dunque,
diſſe allora, a me rivolto, il Signor D. Felice, che
il corpo, qualor foſſe tirato dalla ſola potenza
AB, ſcorrerebbe la linea Am in quello ſteſſo tem-
po, in cui, tirato dalle due potenze, ſcorre la li-
nea Ar; e medeſimamente ſi moſtrerà, che nello
ſteſſo tempo ſcorrerebbe la linea An, ſe ſoſſe ti-
rato dalla ſola potenza AC. Troverete voi qui
malizia alcuna? Io non ne cerco, diſſi,
te detto, cioè, che il corpo ſcorra lo ſpazio Ap ſe-
condo le leggi della gravità, onde i quadrati dei
tempi debbano eſſere proporzionali agli ſpazj; e
ſe egli, tirato dalla ſola potenza AB, ſcorre Ap
in quel tempo, il cui quadrato è {Ap/AB}, niente ſarà
più facile, che ſcoprire, quale ſpazio dovrà ſcor-
rere in un tempo, il cui quadrato ſia {Ar/AD}; e allo-
ra vedraſſi ſe tale ſpazio appunto ſia la linea Am,
come eſſer dee, e come io credo veramente, che
ſia. Mentre io diceva queſte parole, il Signor Con-
te della Cueva avea già ſteſo in una carta i termi-
ni della proporzionalità
{Ap/AB}, {Ar/AD}: : Ap, {AB: Ar/AD}
quando tutto lieto eſclamò: è deſſa, è deſſa. Lo
ſpazio, che ſi cerca, è appunto la linea Am, eſſen-
do egli {AB: Ar/AD}, cioè la quarta linea proporzio-
nale dopo le tre AD, AB, Ar. Vedete dunque,
diſſe allora, a me rivolto, il Signor D. Felice, che
il corpo, qualor foſſe tirato dalla ſola potenza
AB, ſcorrerebbe la linea Am in quello ſteſſo tem-
po, in cui, tirato dalle due potenze, ſcorre la li-
nea Ar; e medeſimamente ſi moſtrerà, che nello
ſteſſo tempo ſcorrerebbe la linea An, ſe ſoſſe ti-
rato dalla ſola potenza AC. Troverete voi qui
malizia alcuna? Io non ne cerco, diſſi,