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ſono molte Reliquie inſigni, e ſpecialmen-
te il Dito indice di S. Gio. Batiſta, e un
braccio di S. Filippo Apoſtolo, che ſi ten-
gono in ſomma venerazione, come altresì
molte ſupellettili ſacre, e argenti d'ineſti-
mabil valore. Uſcendo di chieſa per la
Porta dall'Opera, ſi trova una Colonna po-
co diſtante, eretta in quel luogo l'anno di
noſtra ſalute 408. per ricordanza di quell'
inſigne miracolo, che ſeguì, alloraquando
trasferendoſi alla Chieſa di San Salvatore
il Corpo di San Zanobi Veſcovo Fiorenti-
no dall'Inſigne Collegiata di S. Lorenzo,
nel toccar quivi la Bara un Olmo ſecco in-
contanente divenne freſco, e verdeggiante.
Si vede addirimpetto il
te il Dito indice di S. Gio. Batiſta, e un
braccio di S. Filippo Apoſtolo, che ſi ten-
gono in ſomma venerazione, come altresì
molte ſupellettili ſacre, e argenti d'ineſti-
mabil valore. Uſcendo di chieſa per la
Porta dall'Opera, ſi trova una Colonna po-
co diſtante, eretta in quel luogo l'anno di
noſtra ſalute 408. per ricordanza di quell'
inſigne miracolo, che ſeguì, alloraquando
trasferendoſi alla Chieſa di San Salvatore
il Corpo di San Zanobi Veſcovo Fiorenti-
no dall'Inſigne Collegiata di S. Lorenzo,
nel toccar quivi la Bara un Olmo ſecco in-
contanente divenne freſco, e verdeggiante.
Si vede addirimpetto il
pre-
PALAZZO DELL'ARCIVESCOVO, fatto col
diſegno di Gio. Antonio Doſi, che ha la
ſua entratura nell'altra ſtrada, ed è oſſer-
vabile la magnifica Scala, e l'Atrio, che
mette nella gran Sala, dipinto eccellente-
mente da Pietro Anderlini, con lo sfon-
do, belliſſima opera di Vincenzio Meucci,
a ſpeſe di Monſig. Giuſeppe Maria Martel-
diſegno di Gio. Antonio Doſi, che ha la
ſua entratura nell'altra ſtrada, ed è oſſer-
vabile la magnifica Scala, e l'Atrio, che
mette nella gran Sala, dipinto eccellente-
mente da Pietro Anderlini, con lo sfon-
do, belliſſima opera di Vincenzio Meucci,
a ſpeſe di Monſig. Giuſeppe Maria Martel-