Alberti, Leon Battista, L' architettura

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325317LIBRO OTTAVO. 88[Figure 88]
Hebbono ancora in molti luoghi alcune altre ſorti di edificii, che & per neceſ-
ſità, &
perloro diletto ancora riceueuano adornamenti, & rendeuano la città
piu magnifica.
Dicono che appreſſo ala Academia di Athene era un boſco
conſacrato a gli Dii molto bello, ilqual fu tagliato da Sylla nel fare una Trincea,
1135 o Baſtione contro ad Athene, Aleſſandro Seuero aghiunſe a le ſue Terme, o ba-
gni un boſco, &
alle Antoniane arroſe molte egregie ſtanze da notare, gli Agri-
gentini per la uittòria che hebbe Zelone contro a Carcedonii murarono un luo
go da notare lungo ſette ottaui di miglio, affondo uenti cubiti, delqual luogo
ne cauarono dipoícerto datio.
Io mi ricordo hauer letto che a Tiboli ui erauna
2240 Libreria publica molto celebrata.
Pyſiſtrato ſu il primo che in Athene ſece una
Libreria publica, laquale ſendo d'una moltitudine di libri infinita, fu da Serſe poi
tranſpertata in Perſia, &
dipoi da Seleuco ricondotta in Athene. I Re Ptolomei
hebbono in Egitto una Libreria di ſettecento milia uolumi:
ma perche ci

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