1104[Figure 104]
gli antichi alcune croſte fatte di arena, & di
calce, & minute teſtole, nellequali ui andaua
la quarta parte di Teuertino piſto: uſauano an
che alcuni quadrelli groſſi un dito, larghi due,
lunghi altrettanto, che ſtauano in taglio, aſſi
migliando le ſpiche. queſte polite figure, & lu
ſire erano ſi, che non ſi uedeuano le commiſſu
re, nè una minima pietra, che uſciſſe de i termi
ni: però erano mirabilmente piane, & diſteſe,
& ſpecialmente uaghe. coſi eſpongono gli altri:
ma io dico che uanno altramente. queſie erano
nel pauimento poſte, accioche l'acqua, & l'hu
midità non paſſaſſe alla trauatura, erano piane,
& ſopra queſte era una mirabil croſta di mar
mo peſto d'arena, & di calce, che Vitr. chiama Lorica aſſai ben groſſa, laquale copriua quel la
uoro fatto a ſpiche, come ſi uede nelle ruine antiche, & quel lauoro a ſpiche non è come pone il
Filandro, ma come è per la proſſima figura dimoſtrato, ſecondo l'eſſempio tolto dallo antico, &
erano della grandezza di queſto quadro che contiene la figura, & groſſe un'oncia: & queſte coſe
ſi uſauano al coperto. Maſotto l'aere ui biſognaua altra manifattura, eſſendoui maggior pe
ricolo per li ghiacci, per la humidità, & per l'ardore: però biſogna fare due mani di tauolati
uno attrauerſo dell'altro, che ſiano ben inchiodati inſieme, dipoi col terrazzo nuouo biſogna me
ſcolar due parti di teſtola piſta, & due parti di calce a cinque riſpondino nella meſcolanza, che ſi
fa col detto terrazzo. Fatto il letto di ſotto indur ui biſogna la ſeconda croſta alta un piede, ſo
pra laquale ui ua l'anima, ſopra l'anima il pauimento come è ſtato detto, che nel mezo ſia gonfio,
& colmo ſi, che in dieci piedi habbia due dita di colmo: ilqual pauimento ſia fatto, di quadri groſ
ſi due dita, con queſta manifattura noi potemo aſſicurarci dal danno delle pioggie, & de i ghiacci.
Ma per le politure, & ſpianamenti egli ſi piglia un pezzo di piombo, o di ſelice, di molto peſo
ſpianato, & quello con funi tirato ſu, & giu, di qua, & di la ſopra il pauimento ſpargendoui ſem
pre della arena aſpera, & dell'acqua iſpiana il tutto: & ſe gli anguli, & le linee del ſelicato non
ſono conformi, queſto non ſi puo far commodamente: & ſe'l pauimento, è con oglio di lino frega
to rende un luſtro, come ſe fuſſe di uetro. Similmente ſarà buono ſpargerui della Amurca, o
gettarui piu uolte ſopra dell'acqua, nellaquale ſia ſtata eſtinta la calce: & ſe uuoi acconciare un
terrazzo rotto prendi una parte di tegole piſte, & due di bolo armeno, & incorpora con raſa
preſſo al fuoco, & ſcaldato che harai il terrazzo, gettaui ſopra queſta materia, & poi con un
ferro caldo ſtendila gentilmente. Et coſi farai ancho ſe col marmo poluerizato meſcolerai cal
cina bianca cruda in acqua bogliente, & laſciata ſeccare. Fatto queſto tre, o quattro fiate impa
ſterai con latte, & con quel colore, che ti piacerà di dare. & ſe uoleſſi far parere l'opera di mu
ſaico, poni la detta materia nelle forme, dandoli quel color che ti piace, ma poi dalli l'oglio cal
do, ouero impaſta con colla di cacio il marmo tamigiato, pur che la colla ſia ſtemprata con chia
ra d'uuoua ben battuta, poi ui metti la calce, & impaſta.
gli antichi alcune croſte fatte di arena, & di
calce, & minute teſtole, nellequali ui andaua
la quarta parte di Teuertino piſto: uſauano an
che alcuni quadrelli groſſi un dito, larghi due,
lunghi altrettanto, che ſtauano in taglio, aſſi
migliando le ſpiche. queſte polite figure, & lu
ſire erano ſi, che non ſi uedeuano le commiſſu
re, nè una minima pietra, che uſciſſe de i termi
ni: però erano mirabilmente piane, & diſteſe,
& ſpecialmente uaghe. coſi eſpongono gli altri:
ma io dico che uanno altramente. queſie erano
nel pauimento poſte, accioche l'acqua, & l'hu
midità non paſſaſſe alla trauatura, erano piane,
& ſopra queſte era una mirabil croſta di mar
mo peſto d'arena, & di calce, che Vitr. chiama Lorica aſſai ben groſſa, laquale copriua quel la
uoro fatto a ſpiche, come ſi uede nelle ruine antiche, & quel lauoro a ſpiche non è come pone il
Filandro, ma come è per la proſſima figura dimoſtrato, ſecondo l'eſſempio tolto dallo antico, &
erano della grandezza di queſto quadro che contiene la figura, & groſſe un'oncia: & queſte coſe
ſi uſauano al coperto. Maſotto l'aere ui biſognaua altra manifattura, eſſendoui maggior pe
ricolo per li ghiacci, per la humidità, & per l'ardore: però biſogna fare due mani di tauolati
uno attrauerſo dell'altro, che ſiano ben inchiodati inſieme, dipoi col terrazzo nuouo biſogna me
ſcolar due parti di teſtola piſta, & due parti di calce a cinque riſpondino nella meſcolanza, che ſi
fa col detto terrazzo. Fatto il letto di ſotto indur ui biſogna la ſeconda croſta alta un piede, ſo
pra laquale ui ua l'anima, ſopra l'anima il pauimento come è ſtato detto, che nel mezo ſia gonfio,
& colmo ſi, che in dieci piedi habbia due dita di colmo: ilqual pauimento ſia fatto, di quadri groſ
ſi due dita, con queſta manifattura noi potemo aſſicurarci dal danno delle pioggie, & de i ghiacci.
Ma per le politure, & ſpianamenti egli ſi piglia un pezzo di piombo, o di ſelice, di molto peſo
ſpianato, & quello con funi tirato ſu, & giu, di qua, & di la ſopra il pauimento ſpargendoui ſem
pre della arena aſpera, & dell'acqua iſpiana il tutto: & ſe gli anguli, & le linee del ſelicato non
ſono conformi, queſto non ſi puo far commodamente: & ſe'l pauimento, è con oglio di lino frega
to rende un luſtro, come ſe fuſſe di uetro. Similmente ſarà buono ſpargerui della Amurca, o
gettarui piu uolte ſopra dell'acqua, nellaquale ſia ſtata eſtinta la calce: & ſe uuoi acconciare un
terrazzo rotto prendi una parte di tegole piſte, & due di bolo armeno, & incorpora con raſa
preſſo al fuoco, & ſcaldato che harai il terrazzo, gettaui ſopra queſta materia, & poi con un
ferro caldo ſtendila gentilmente. Et coſi farai ancho ſe col marmo poluerizato meſcolerai cal
cina bianca cruda in acqua bogliente, & laſciata ſeccare. Fatto queſto tre, o quattro fiate impa
ſterai con latte, & con quel colore, che ti piacerà di dare. & ſe uoleſſi far parere l'opera di mu
ſaico, poni la detta materia nelle forme, dandoli quel color che ti piace, ma poi dalli l'oglio cal
do, ouero impaſta con colla di cacio il marmo tamigiato, pur che la colla ſia ſtemprata con chia
ra d'uuoua ben battuta, poi ui metti la calce, & impaſta.
Qvando dal penſiero di far i pauimenti ci ſaremo partiti, allhora biſogna dichia
rire il modo di biancheggiare, & polire le opere; & queſto è per ſucceder be
ne, quando molto tempo inanzi il biſogno i pezzi di buoniſsima calce, & le
ſcheggie ſaranno nell'acqua mollificate, & macerate, accioche ſe alcuna ſcheg
rire il modo di biancheggiare, & polire le opere; & queſto è per ſucceder be
ne, quando molto tempo inanzi il biſogno i pezzi di buoniſsima calce, & le
ſcheggie ſaranno nell'acqua mollificate, & macerate, accioche ſe alcuna ſcheg