Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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3333 quel della sfericeità della terra, ſarà vnito con quello della gra-
uità ſua, &
tutti ſaran in vn punto. Di piu. Egli non auettiſſe, che
ſe'l cētro della grauità della terra, è vnito, cō quello dell'acqua,
egli ſarà vn'iſteſſo co'l cét@o dell'vniuerſo, perche quello dell'-
acqua è cōgiuntiſſimo con quello dell'vniuerſo, onde facendo
egli, il centro della grādezza della terra, ſeparato da quello della
grauezza ſua, verebbe à contradir à ſe ſteſſo, il qual n ella prima
ſua ragione par che vogli che la terra ſia equilibrata nel centro
dell'vniuerſo mediante il centro della grandezza ſua, più toſto
che mediante quel della grauezza.
Doue dice poi, che l'acqua ha propria circonſcrittione, par
che non ſi ricordi, che l'acqua ſia di quei corpi, i quali ſi finiſco-
no da termine alieno.
Ma che, ne fuſſe per ſeguir quei inconuenienti da lui allegati
nella ragion dei cētri, egliha vna grā ragiōe, Prima ne ſeguireb-
be, che'l centro della grandezza &
della grauezza della terra &
dell'acqua, fuſſe in vn ſol pūto, di più, ne ſeguirebbe, che'l centro
della grauezza, non fuſſe nel vniuerſo diſtinto dal cētro della ma
gnitudine, ma peggio, che ſareſſimo aſtretti, à finger vn nuouo
corpo, il quale ſoſtentaſſe la terra, à ciò non ſi rōpeſſe il collo, &

ſopra tutto, ne ſeguirebbe vna gran mutatione, ſecōdo il ſito de
poli, &
ordine de gl'elemēti, ſi che, i corpi graui voleriano all' in
sù (per che, all'deſcendere, non haurebbono biſogno di ale,
&
per ciò nō volerebbono all'ingiu) & i leggieri deſcendereb-
bono all'ingiù.
Ma non s'accorge il. S. Berga, che inquāto alla
mutatione, ſecondo il ſito de i poli, l'inconueniente è gia occor-
ſo, poiche, l'orſe han cangiato polo, lequali, ſi come prima cor-
reuan d'intorno al polo artico, al preſente, corrono d'intorno
al polo antartico.
Et la eleuation della terra, che era ſotto il polo
artico, adeſſo è ſotto il polo antartico.
Il che appartien alla muta
tion de gl'elementi come dice ſua Eccell.
Gl'inditii poi, della rottondità dell'acqua, che egli ha copiato
dal Sacroboſco, ſono boni, ſin à quel termine, doue piglia per in-
ditio di eſſa rortondità, le gozze dell'acqua, ſopra le foglie de gli
arbori, nella qual coſa, il detto Sacroboſco, è ſtato più tōdo, che
non ſono le dette gozze, &
coſi transforma nell'iſteſſa figura,
ciaſcun, che in queſto, lo ſegue.
ma per che, à coſi fatto inditio,
già è ſtato riſpoſto, da altri gallant'homini.

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