Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              irſene oue piu natur almente è inchinata; & forſe per tali impedi­
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              menti non s'è mai uiſto, che l'effetto di queſto tuttauia ingegnoſo
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              ritrouato, ſia ſtato durabile per piu di doi o tre meſi.
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              Quaſi ſimile a queſta, quanto alla ragione ſu quella di quel filo­
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              ſofo Milaneſe; il quale con prodiga, & ineſtimabile ſpeſa, oprò che
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              l'acqua con l'iſteſſo ſuo peſo paſſaua in altri canali pia baſſi, & poi
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              s'alzaua: ma quanto all'effetto ſu diuerſa; perche egli non puote
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              mai farla auanzare l'altezza della liuella: & coſi benche reſtaſſe
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              ingannato del moto perpetuo, ch'egli cercaua; guadagnò tuttauia
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              il pendio naturale dell'acqua, con piu iſpedita ſtrada, che non è
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              quella de ponti canali.
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              Con l'iſteſſa cagione lauora la tromba poſta in ſan Pietro in
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              Geſſa; leuando con non poca fatica, poca quantità d'acqua, & po­
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              co alta. </s>
              <s>Pure ſatisfa aſſai bene al biſogno di quel luogo.
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              Diuerſa da queſta fu ſolaméte nella ſtatera, che la moueua, quel
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              la che gia fece fabricare l'Illuſtriſſimo Signor Don Ferrante alla
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              Ne con altro fondamento leuaua l'acqua colui, che fabricò il
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              bellißimo molino nel porto d'Ancona; ſe bene la qualità del moto,
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              la quale era ſenza ſtatera alcuna, che fuſſe principalmente appeſa
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              al palo, che uolendo cagionare il uoto alzaua l'acqua, era aſſai diſ
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              ſimile, & molto faticoſa.
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              Mafra tutte l'altre di queſta ſorte, bellißima, et utiliſſima è quel
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              la, la quale è in generale uſo di quaſi tutte le nobili città d'Ala­
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              magna; & è deſcritta dall'Agricola nel ſuo ſeſto libro de metalli,
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              & dipinta alla ſettima figura delle machine hydranlice. </s>
              <s>Che ue­
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              ramente ſe queſt'inſtromento cacciaße gran quantità d'acqua; co­
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              m'è ingegnoſo, poco faticoſo, & come la manda altißima, ſareßi
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              mo liberi da ogni cura di cercare altra uia chefuſſe atta a ſeruirci
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              meglio. </s>
              <s>Veggala chi uole appreſſo dell'Agricola.
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              Raddoppiata, & triplicata di trombe con la medeſima ragione
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              è quella che in Liegi città di Fiandra, fa utilißimo effetto nel tirar
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              l'acqua del profondo, & quaſi ſotterraneo fiume, che le paſſa per
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              mezzo. </s>
              <s>Et ſe non fuſſe tale inſtromento, male la farebbono molti
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              di quei cittadini: per eſſere quaſi tutte l'acque di quei terreni bi­
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              tuminoſe, & la terra iſteſſa cópoſta in maniera, che quaſi abbrug
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              gia al ſuoco come carboni, Michele da Liegi la dipinſe in uerſi
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