3327_TRIMO_.
_Matem_.
Queſta pulſione è ſtata confermata, e con ragioni, e con
eſperienze tanto manifeſte da tanti grand’huomini, ch’io di
eſſa nieute dubito. Ne io per hora mi voglio affaticare a con-
fermarla. Ma l’esẽpio ſopra poſto della bilancia mi pare, che
molto manifeſtamente dichiari, e dia a vedere come ſegui-
no queſti moti. G@à V. S. ſpingeua, ma per che io ſpingeuo
più di lei, dineceſſità facendo inclinar la mia lance, biſo-
gnaua che la ſua ſaliſse. Tanto fanno le coſe graui; poiche
eſsendo queſte collocate ò in libra artificiale, ò in libra na-
turale, alla diſceſa della più graue, è neceſsario che il meno
graue aſcenda, ſpinto in sù dal più graue. In ſomma ſe ſi da-
no coſe poſitiuamente leggieri, che queſte aſcendino per la
leggierezza, non ſi potrebbe certo negare; ma che coſe po-
ſitiuamente graui aſcendino da ſe, per il deſiderio, che hab-
bino di ſtare ſopra le più graui, non sò capirla; mentre elsen-
do vero, chele più grauia ppetiſcono di ſtar ſotto le meno
graui parmi che queſto baſti per far ſalire le meno graui. Al-
trimenti non sò come ſi verificaſse l’aſſioma, _Fruſtra fit per_
_plura, quod poteſt fieri per pauciora_. Il dir anco che la medema
coſa habbia due facolta poſitiue, vna d’aſcendere ſopra le
più graui, l’altra di diſcendere ſotto le meno graui, parmi
pur contrariiſſimo alla buona Filoſofia. E pur biſognareb-
be confeſsarlo, mentre vediamo, che l’oglio comune, per eſẽ,
pio, ſaliſce ſopra l’acqua naturale, e diſcende ſotto il ſpirto
di vino.
eſperienze tanto manifeſte da tanti grand’huomini, ch’io di
eſſa nieute dubito. Ne io per hora mi voglio affaticare a con-
fermarla. Ma l’esẽpio ſopra poſto della bilancia mi pare, che
molto manifeſtamente dichiari, e dia a vedere come ſegui-
no queſti moti. G@à V. S. ſpingeua, ma per che io ſpingeuo
più di lei, dineceſſità facendo inclinar la mia lance, biſo-
gnaua che la ſua ſaliſse. Tanto fanno le coſe graui; poiche
eſsendo queſte collocate ò in libra artificiale, ò in libra na-
turale, alla diſceſa della più graue, è neceſsario che il meno
graue aſcenda, ſpinto in sù dal più graue. In ſomma ſe ſi da-
no coſe poſitiuamente leggieri, che queſte aſcendino per la
leggierezza, non ſi potrebbe certo negare; ma che coſe po-
ſitiuamente graui aſcendino da ſe, per il deſiderio, che hab-
bino di ſtare ſopra le più graui, non sò capirla; mentre elsen-
do vero, chele più grauia ppetiſcono di ſtar ſotto le meno
graui parmi che queſto baſti per far ſalire le meno graui. Al-
trimenti non sò come ſi verificaſse l’aſſioma, _Fruſtra fit per_
_plura, quod poteſt fieri per pauciora_. Il dir anco che la medema
coſa habbia due facolta poſitiue, vna d’aſcendere ſopra le
più graui, l’altra di diſcendere ſotto le meno graui, parmi
pur contrariiſſimo alla buona Filoſofia. E pur biſognareb-
be confeſsarlo, mentre vediamo, che l’oglio comune, per eſẽ,
pio, ſaliſce ſopra l’acqua naturale, e diſcende ſotto il ſpirto
di vino.
_Conte_.
Se V.
S.
non vuole addurre alcuna dell’eſperienze, che
prouano la pulſione, ò eſtruſione, io in gratia del Sig. Ofre-
di non voglio mancare d’addurne vn paro, che riaſciranno
forſi nuoue, e a lei, & al Signor Ofredi, eſsendo ſolo ſtate
prodotte dal Giornaliere di Venetia, eſono del noſtro Sig-
Rinaldini.
prouano la pulſione, ò eſtruſione, io in gratia del Sig. Ofre-
di non voglio mancare d’addurne vn paro, che riaſciranno
forſi nuoue, e a lei, & al Signor Ofredi, eſsendo ſolo ſtate
prodotte dal Giornaliere di Venetia, eſono del noſtro Sig-
Rinaldini.