Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1siciens n'ayant considere jusqu'ici la concavité et la convexité des surfaces
des fluides, dans les espaces capillaires, que comme un effet secondaire de
la capillarité ” (Supplement cit., pag. 8). L'Hauksbee anzi e il Jurin riguar­
darono quelle superficie come piane, e le loro curvità, per le loro dimostra­
zioni, come indifferenti.
Il Laplace invece sentì che risiedeva quivi la prin­
cipale cause de ce genre de phenomènes, cosicchè la stessa attrazione dei
tubi capillari, in che facevano i detti fisici consistere quella causa principale,
“ n'a d'influence sur l'elevation, ou sur l'abaissement des fluides, qu'ils ren­
ferment, qu'en determinant l'inclinaison des premiers plans de la surface du
fluide interieur, extremement voisins des parois du tube: inclinaison, dont
dépend la concavité ou la convexité de cette surface, et la grandeur de son
rayon ” (ivi, pag.
5).
Fu per questa riconosciuta influenza che il Laplace attese a istituir di
proposito, e con la massima diligenza, l'esperienze che gli dovevano prima
servir di regola, e poi di conferma alla teoria.
Sia ABC (fig. 172) un sifone
1071[Figure 1071]
Figura 172.
capillare di vetro, e si tuffi nell'acqua in modo, che il suo
ramo più corto AB rimanga tutto sommerso.
Siasi elevato
il liquido infino in G, nel ramo più lungo: estratto lo stru­
mento si formerà in A una gocciola, e il liquido si vedrà
risalire più su di G.
Levisi col dito la gocciola, e il liquido
si abbasserà sotto G.
Si ritorni con una pipetta legger­
mente a rimetter la gocciola, e il liquido raggiungerà di
nuovo il primiero livello.
Per dimostrare anche più efficacemente gli effetti dei
menischi sia, soggiunge il Laplace, ABC (fig.
173) un si­
fone capillare, dentro cui, tenuto colle braccia verticali,
s'equilibri il mercurio.
Inclinando lo strumento dalla parte
1072[Figure 1072]
Figura 173.
di A, il liquido risale in A′, e scende in C′, dalla parte op­
posta.
Riducendolo alla primiera stazione, si osserva che non
perciò il liquido torna al primiero livello orizontale, ma ri­
mane alquanto più elevato dalla parte di A, dove il meni­
sco s'è fatto anche meno convesso che dall'altra.
“ Cette
differance, dans la convexité des deux surfaces, tient au frot­
tement du mercure contre les parois du tube: les parties
de la surface, dans la branche AB, qui se retirent vers A,
et qui touchent le tube, sont un peu arretrées par ce frot­
tement, tandis que les parties du milieu de cette surface n'éprouvent point
le mème obstacle; et de là doit resulter une surface moins convexe; au
lieu que le même frottement doit produire un effet contraire sur la sur­
face du mercure de la branche BC.
Or de ce que la premiere de ces surfa­
ces est moins convexe que la seconde, il en resulte que le mercure éprouve,
par son action sur lui-meme, une moindre pression dans la branche BA, que
dans la branche BC, et qui ainsi sa hauteur, dans la premiere de ces deux
branches, doit surpasser un peu sa hauteur dans la seconde ” (ivi, pag.
61, 62).

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