Cambiagi, Gaetano, Guida al forestiero per osservare con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze, 1790

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1 l'une dall'altre, appariſcono tutte inſieme una
vaſtiſſima Città: onde il celebre Lodovico
Arioſto Ferrareſe, che aſſai tempo dimorò in
Firenze, nell'ultimo Capitolo delle ſue Rime,
parlando di queſta Città, così ſcriſſe:
X 5 l'une
A veder pien di tante Ville i Colli,
Par che'l terren ve le germogli, come
Vermene germogliar ſuol'e rampolli.
Se dentro un mur, ſotto un medeſmo nome
Foſſer raccolti i tuoi Palazzi ſparſi,
Non ti ſarian da pareggiar due Rome ec.
E coſa mai direbbe ai tempi noſtri, che tanto
accreſciute eſſe ſono ed abbellite?
4[Figure 4]

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