1rileuati, come ſono i monti, percioche in quelli impedimenti ſieramente s'incontrano,
per eſſere dalle procelle cacciati, liquefacendoſi ſi dileguano, come graui, & pieni, che
ſono, & a queſto modo ſopra la terra ſi diffondeno. Ma che i uapori, le nebbie, & gli
humori eſcano dalla terra: queſta ragione ci appare, perche la terra dentro di ſe raccoglie,
& calori feruenti, & ſpiriti uehementi, & anche freddi, & grande moltitudine di acque:
dapoi quando per la notte ſi raffredda per le norturne tenebre naſceno i ſiati de i uenti, &
da i luoghi humidi naſceno le nebbie, & ſi leuano in alto, onde poi naſcendo il ſole col
ſuo calore tocca la terra, indi lo aere fortemente dal Sole riſcaldato con l'acque aſſotti
gliate leua gli humori dalla terra. Appreſſo la ragione anche prenderemo l'eſſempio da i
bagni, percioche niuna uolta, oue ſono i caldai, puo hauere i fonti di ſopra, ma il cielo,
che è iui fabricato, per la bocca dal uapore del fuoco riſcaldato, leua l'acque da i pauimen
ti, & quella ſeco porta nelle curuature delle uolte, & iui ſoſpeſa, & in pendente tiene: per
che il caldo uapore di ſua natura ſempre in alto ſi caccia; & da prima perche è ſottile, &
lieue non ſi rilaſcia, ma poi, che piu d'humore ſe li aggiunge, & piu denſo diuiene, come
da maggior peſo grauato, non ſi puo piu ſoſtenere, ma gocciola ſopra le teſte di chi ſi la
ua; coſi dalla ſteſſa cagione l aere del cielo dal Sole riſcaldato, da tutti i luoghi a ſe tira gli
humori, & quelli alle nubi raccoglie. Imperoche coſi la terra toccata dal feruore, man
da fuori i uapori, come il corpo humano per lo caldo rilaſcia il ſudore: & di cio fede ci
fanno i uenti, de i quali quelli, che ſono da freddiſsime parti generati, come è Borea, &
Tramontana ſpirano nello aere ſpiriti attenuati per lo ſecco, ma l'Oſtro, & gli altri, che
dal corſo del Sole prendeno le forze loro, humidiſsimi ſono, & ſempre ſeco portano le
pioue, perche riſcaldati ſi parteno da regioni feruenti, & per tutto quaſi leuando furano
gli humori, & coſi poi li diſpergeno alle parti ſettentrionali. Ma che le predette coſe a
tal modo ſi facciano, prendeſi argomento, & fede da i capi de fiumi, i quali nelle partico
lari deſcrittioni de i luoghi dipinti, & da molti ſcritti nel giro della terra la piu parte, & í
piu grandi ſi trouano uſcire dalle parti del ſetttentrione. Prima nella India il Gange, &
lo Indo naſceno dal monte Caucaſo; nella Siria il Tigre, & lo Eufrate; nell'Aſia, & nel
Ponto, il Boriſtene, l'Hipani, la Tana, il Colchi, & il Phaſi; nella Gallia il Rodano;
nella Borgogna il Reno; di qua dall'Alpi di Timauo, il Pò; nella Italia il Γeuere; nella
Mauruſia, che da i noſtri è Mauritania nominata, dal monte Atlante il fiume Diri, il qua
le nato dalla parte ſettentrionale ſcorre di lungo per l'occidente al lago Eptabolo, & mu
tando il nome Nigir ſi dimanda: dapoi dal lago Eptabolo ſotto diſerti monti paſſando per
i luoghi meridionali ſorge, & entra nella palude Coloe, la quale circonda Meroe d'intor
no, che è il regno de gli Ethiopi meridiani; & da quelle paludi raggirandoſi per li fiumi
Aſtaſoba, & Aſtabora, & molti altri per li monti peruiene alla cataratta, & da quella
precipitando ſi giugne tra la Elephantida, & Siene, & in Egitto tra i campi di Thebe, &
iui Nilo ſi chiama. Ma che dalla Mauritania uenga il capo del Nilo da quello ſomamen
te ſi conoſce, che dall'altra parte del monte Atlante ci ſono altri capi, che ſimigliantemen
te ſcorrendo uanno all'Oceano occidentale, & iui naſceno gl'Ichneumoni, & i Cocodril
li, & altre ſimili nature di beſtie, & di peſci oltra gli Hippopotami. Quando adunque ſia,
che tutti i grandiſsimi fiumi nelle deſcrittioni del mondo ci pareno hauere origine dalle
parti ſettentrionali, & i campi Africani, i quali dalle parti meridiane ſottopoſti ſono al
corſo del Sole habbino in fatto naſcoſi gli humori, rari fiumi, & non molte fonti: reſta,
che molto migliori ſi trouino i capi delle fonti, che alla Tramontana, & a Borea riguarda
no; ſe però in luogo pieno di ſolfo non ſi incontrano, & che ci ſia dell'allume, o del bitu
me: imperoche ſi mutano allhora, & fuori mandano o acque calde, o fredde di cattiuo
odore, & di triſto ſapore, perche dell'acqua calda non è alcuna proprietà, ma quando la
fredda incorre in luogo ardente, bolle, et riſcaldata molto fuori per le uene eſce ſopra la
per eſſere dalle procelle cacciati, liquefacendoſi ſi dileguano, come graui, & pieni, che
ſono, & a queſto modo ſopra la terra ſi diffondeno. Ma che i uapori, le nebbie, & gli
humori eſcano dalla terra: queſta ragione ci appare, perche la terra dentro di ſe raccoglie,
& calori feruenti, & ſpiriti uehementi, & anche freddi, & grande moltitudine di acque:
dapoi quando per la notte ſi raffredda per le norturne tenebre naſceno i ſiati de i uenti, &
da i luoghi humidi naſceno le nebbie, & ſi leuano in alto, onde poi naſcendo il ſole col
ſuo calore tocca la terra, indi lo aere fortemente dal Sole riſcaldato con l'acque aſſotti
gliate leua gli humori dalla terra. Appreſſo la ragione anche prenderemo l'eſſempio da i
bagni, percioche niuna uolta, oue ſono i caldai, puo hauere i fonti di ſopra, ma il cielo,
che è iui fabricato, per la bocca dal uapore del fuoco riſcaldato, leua l'acque da i pauimen
ti, & quella ſeco porta nelle curuature delle uolte, & iui ſoſpeſa, & in pendente tiene: per
che il caldo uapore di ſua natura ſempre in alto ſi caccia; & da prima perche è ſottile, &
lieue non ſi rilaſcia, ma poi, che piu d'humore ſe li aggiunge, & piu denſo diuiene, come
da maggior peſo grauato, non ſi puo piu ſoſtenere, ma gocciola ſopra le teſte di chi ſi la
ua; coſi dalla ſteſſa cagione l aere del cielo dal Sole riſcaldato, da tutti i luoghi a ſe tira gli
humori, & quelli alle nubi raccoglie. Imperoche coſi la terra toccata dal feruore, man
da fuori i uapori, come il corpo humano per lo caldo rilaſcia il ſudore: & di cio fede ci
fanno i uenti, de i quali quelli, che ſono da freddiſsime parti generati, come è Borea, &
Tramontana ſpirano nello aere ſpiriti attenuati per lo ſecco, ma l'Oſtro, & gli altri, che
dal corſo del Sole prendeno le forze loro, humidiſsimi ſono, & ſempre ſeco portano le
pioue, perche riſcaldati ſi parteno da regioni feruenti, & per tutto quaſi leuando furano
gli humori, & coſi poi li diſpergeno alle parti ſettentrionali. Ma che le predette coſe a
tal modo ſi facciano, prendeſi argomento, & fede da i capi de fiumi, i quali nelle partico
lari deſcrittioni de i luoghi dipinti, & da molti ſcritti nel giro della terra la piu parte, & í
piu grandi ſi trouano uſcire dalle parti del ſetttentrione. Prima nella India il Gange, &
lo Indo naſceno dal monte Caucaſo; nella Siria il Tigre, & lo Eufrate; nell'Aſia, & nel
Ponto, il Boriſtene, l'Hipani, la Tana, il Colchi, & il Phaſi; nella Gallia il Rodano;
nella Borgogna il Reno; di qua dall'Alpi di Timauo, il Pò; nella Italia il Γeuere; nella
Mauruſia, che da i noſtri è Mauritania nominata, dal monte Atlante il fiume Diri, il qua
le nato dalla parte ſettentrionale ſcorre di lungo per l'occidente al lago Eptabolo, & mu
tando il nome Nigir ſi dimanda: dapoi dal lago Eptabolo ſotto diſerti monti paſſando per
i luoghi meridionali ſorge, & entra nella palude Coloe, la quale circonda Meroe d'intor
no, che è il regno de gli Ethiopi meridiani; & da quelle paludi raggirandoſi per li fiumi
Aſtaſoba, & Aſtabora, & molti altri per li monti peruiene alla cataratta, & da quella
precipitando ſi giugne tra la Elephantida, & Siene, & in Egitto tra i campi di Thebe, &
iui Nilo ſi chiama. Ma che dalla Mauritania uenga il capo del Nilo da quello ſomamen
te ſi conoſce, che dall'altra parte del monte Atlante ci ſono altri capi, che ſimigliantemen
te ſcorrendo uanno all'Oceano occidentale, & iui naſceno gl'Ichneumoni, & i Cocodril
li, & altre ſimili nature di beſtie, & di peſci oltra gli Hippopotami. Quando adunque ſia,
che tutti i grandiſsimi fiumi nelle deſcrittioni del mondo ci pareno hauere origine dalle
parti ſettentrionali, & i campi Africani, i quali dalle parti meridiane ſottopoſti ſono al
corſo del Sole habbino in fatto naſcoſi gli humori, rari fiumi, & non molte fonti: reſta,
che molto migliori ſi trouino i capi delle fonti, che alla Tramontana, & a Borea riguarda
no; ſe però in luogo pieno di ſolfo non ſi incontrano, & che ci ſia dell'allume, o del bitu
me: imperoche ſi mutano allhora, & fuori mandano o acque calde, o fredde di cattiuo
odore, & di triſto ſapore, perche dell'acqua calda non è alcuna proprietà, ma quando la
fredda incorre in luogo ardente, bolle, et riſcaldata molto fuori per le uene eſce ſopra la