Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

Table of figures

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[Figure 60]
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1fermi una sottil lamina di rame o di ottone tagliata in figura di mezza pa­
rabola, colla cima in G, il di cui asse GD sia precisamente uguale a detto
filo AB, e la base DL si divida nel telaio in minute parti uguali, come in 60,
cominciando la numerazione di 5, in 5 o di 10, in 10 da D e terminando
32[Figure 32]
Figura 24.
in L, che così lo strumento sarà fatto, av­
vertendo che, quanto questo telaio sarà più
lungo da C verso F, mantenuta la lun­
ghezza GD dell'asse della parabola; tanto
la curva GHIL sarà più distesa, e più atta
all'uso il quale è tale.
“ Cerchisi per esempio la lunghezza
del filo di quel pendolo, che in ogni sua
vibrazione scempia metta la metà di un
minuto secondo, nel qual si fa la semplice
vibrazione col filo AB.
Si accomodi prima
lo strumento verticalmente.
Di poi, perchè
il n. o 30 notato qui colla lettera P, è la
metà di tutta la numerazione delle parti­
celle segnate sul regolo DL, si presenti
davanti e rasente al detto n.o 30 il pendolo quieto AB in PN, e fuor del
lembo GNL della parabola avanzerà la parte IN del filo, la quale sarà ap­
punto la cercata, perchè, con essa ogni scempia vibrazione del pendolo si
farà nella metà del tempo di quella del pendolo AB, cioè si farà in 30 terzi,
cioè in un mezzo secondo, sicchè ogni sua doppia vibrazione di andare e di
tornare sarà un secondo.
“ Similmente cercando la lunghezza del pendolo, che si faccia ogni sua
mossa scendente nella terza parte di un minuto secondo, cioè in 20 terzi,
si applichi come sopra il termine del filo AB in Q, dove sta segnato il
n.o 20, terza parte di 60, sicchè AB penda in H, chè l'avanzo HO del filo
sodisfarà al quesito.
“ Talmente che se si troverà modo di fermare in L, H, sul lembo della
lamina parabolica i fili pendoli LM, IN, HO e questi si allontanino unita­
mente dal perpendicolo, si vedrà che ad ogni sola gita del primo, il secondo
ne fa due, il terzo tre, ecc.
ecc. E la ragione di ciò si è perchè, avendo
la lunghezza LM alla IN suddupla proporzione del tempo di una vibrazione
di quelle al tempo di una di queste, come qui a principio s'è dimostrato, ed
avendo anche per proprietà della parabola la LM alla IN suddupla ragione
della MG alla GN, ovver del n.o DL al n.o DP; essendo 60 doppio del 30,
anco il tempo d'una vibrazione di LM sarà doppio del tempo di una vibra­
zione di IN, e per le stesse ragioni il tempo di una del pendolo LM sarà
triplo del tempo di una del pendolo HO. ” (MSS. Gal.
Disc. T. CXVII, c. 64).
Della descrizione, però un po'meno perfetta, e della costruzione di que­
sto strumento lasciò nota altrove lo stesso Viviani (MSS. Cim.
T. X, c. 49)
e pare se ne compiacesse alquanto, annoverando anco questa fra le altre sue

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