1dimostrar la proposizione fondamentale formulata: “ Impetus foraminum
aequalium vasis sunt in subduplicata ratione distantiae a summo vasis ”
(pag. 162), gli basta richiamarsi all'esperienza, che mostra l'acqua ca
dere al foro con l'impeto suo naturale dal sommo dal vaso. “ Aqua tran
siens per vasis foramen decurrit a summo vasis ad foramen, tamquam per
canalem perpendicularem. Quod experieris, si vas aqua plenum, in cuius imo
sit foramen, sit perspicuum: videbis etenim in eo formali canale per quod
aqua superior exeat ” (ibid., pag. 158).
aequalium vasis sunt in subduplicata ratione distantiae a summo vasis ”
(pag. 162), gli basta richiamarsi all'esperienza, che mostra l'acqua ca
dere al foro con l'impeto suo naturale dal sommo dal vaso. “ Aqua tran
siens per vasis foramen decurrit a summo vasis ad foramen, tamquam per
canalem perpendicularem. Quod experieris, si vas aqua plenum, in cuius imo
sit foramen, sit perspicuum: videbis etenim in eo formali canale per quod
aqua superior exeat ” (ibid., pag. 158).
Ai magnificatori del Newton, autore della famosa cateratta, questi del
Cartesio, del Nardi, del Borelli e del Baliani sembreranno promozioni di
grande importanza. L'importanza però svanisce in tutto o in grandissima
parte, riflettendo che al Torricelli non era sfuggito il pensiero di tutti i suoi
promotori, dal Cartesio al Newton, ma ch'egli fu costretto a rinunziarvi dalle
diligenti osservazioni dei fatti. La promozione desiderata si sarebbe dovuta
far consistere piuttosto nell'applicazione delle leggi delle velocità al corso
dei fiumi, ma nessun si rimosse, rispetto a ciò, dal proposito del Torricelli,
da noi esposto con le ultime parole del capitolo precedente.
Cartesio, del Nardi, del Borelli e del Baliani sembreranno promozioni di
grande importanza. L'importanza però svanisce in tutto o in grandissima
parte, riflettendo che al Torricelli non era sfuggito il pensiero di tutti i suoi
promotori, dal Cartesio al Newton, ma ch'egli fu costretto a rinunziarvi dalle
diligenti osservazioni dei fatti. La promozione desiderata si sarebbe dovuta
far consistere piuttosto nell'applicazione delle leggi delle velocità al corso
dei fiumi, ma nessun si rimosse, rispetto a ciò, dal proposito del Torricelli,
da noi esposto con le ultime parole del capitolo precedente.
Il Mersenno, dop'aver notate le differenze del moto dell'acqua, dentro
i tubi o per i fiumi, mentre per quelli dimostra verificarsi, come vedemmo,
la legge torricelliana, per questi non crede prudente dilungarsi dai principii
e dalla proposizion del Castelli, benchè conosca dover questa venire alterata
da innumerevoli impedimenti. “ Jam vero statuamus fluminis alicuius cur
rentis altitudinem, ex alterius fluminis aequalis adventu, duplo maiorem. Si
praeterea novi fluminis advenientis impetus seu velocitas prioris fluminis sit
duplo maior, fiat altitudo nova composita ex ratione altitudinum et ex ra
tione velocitatum utriusque fluvii, adeo ut qui prius, ob solam aequalem
advenientis altitudinem duplo fuerat altior, ob duplam advenientis veloci
tatem quadruplo fiat altior. Sed cum mare refluens non parum videatur in
terturbare fluviorum in illud ingredientium velocitates, et alia occurrant im
pedimenta innumera, haec libenter omitto studiosoribus: videatur interea
tractatus Benidicti Castelli, qui nuper ad plures abiit ” (Hydraulica cit.,
pag. 177, 78).
i tubi o per i fiumi, mentre per quelli dimostra verificarsi, come vedemmo,
la legge torricelliana, per questi non crede prudente dilungarsi dai principii
e dalla proposizion del Castelli, benchè conosca dover questa venire alterata
da innumerevoli impedimenti. “ Jam vero statuamus fluminis alicuius cur
rentis altitudinem, ex alterius fluminis aequalis adventu, duplo maiorem. Si
praeterea novi fluminis advenientis impetus seu velocitas prioris fluminis sit
duplo maior, fiat altitudo nova composita ex ratione altitudinum et ex ra
tione velocitatum utriusque fluvii, adeo ut qui prius, ob solam aequalem
advenientis altitudinem duplo fuerat altior, ob duplam advenientis veloci
tatem quadruplo fiat altior. Sed cum mare refluens non parum videatur in
terturbare fluviorum in illud ingredientium velocitates, et alia occurrant im
pedimenta innumera, haec libenter omitto studiosoribus: videatur interea
tractatus Benidicti Castelli, qui nuper ad plures abiit ” (Hydraulica cit.,
pag. 177, 78).
Tale udimmo essere stato il motivo per cui, volendo il Baliani passar
da quello de'solidi a trattar del moto de'liquidi, lasciò l'opera imperfetta
(Alb. IX, 142). E il Cartesio, dop'aver risposto secondo qual proporzione si
faccia il moto dell'acqua dentro i tubi, soggiungeva: “ Sed hoc ad flumi
num decursum aptari nequit, co quod ad ostium suum occursu maris valde
tardentur ” (Epist. cit., pag. 137). Altrove, mettendo in campo la questione
se il fiume corra più lento in fondo o alla superficie, e risolvendola a modo
del Cardano, terminava il Cartesio stesso così, con questa notabile osserva
zione, il suo discorso: “ Neque etiam credo posse illorum declivitatem ex
illorum celeritatis inaequalitate colligi, sed solum libella explorando ” (ibid.,
pag. 167), come, a proposito delle Chiane, diceva il Torricelli, e aveva detto
già Galileo, a proposito del Bisenzio.
da quello de'solidi a trattar del moto de'liquidi, lasciò l'opera imperfetta
(Alb. IX, 142). E il Cartesio, dop'aver risposto secondo qual proporzione si
faccia il moto dell'acqua dentro i tubi, soggiungeva: “ Sed hoc ad flumi
num decursum aptari nequit, co quod ad ostium suum occursu maris valde
tardentur ” (Epist. cit., pag. 137). Altrove, mettendo in campo la questione
se il fiume corra più lento in fondo o alla superficie, e risolvendola a modo
del Cardano, terminava il Cartesio stesso così, con questa notabile osserva
zione, il suo discorso: “ Neque etiam credo posse illorum declivitatem ex
illorum celeritatis inaequalitate colligi, sed solum libella explorando ” (ibid.,
pag. 167), come, a proposito delle Chiane, diceva il Torricelli, e aveva detto
già Galileo, a proposito del Bisenzio.