Alberti, Leon Battista, L' architettura

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354348DELLA ARCHITETTVRA andando inanzitratto dietro alli Aritmetici congiunſono quei duoi numeri
inſieme, &
dipoi diuiſono queſta maſſa in due parti, perilche quella coſa, che
ſtaua con numeri vguali, infra il ſei, &
il dieci trouorno che era l’otto, & piac-
queloro, &
per queſto diedero alla lunghezza della colonna otto diametri del
la baſa, &
la chiamarono Ionica. Mal’ordine delle colonne Doriche, ilquale è
115 quello che ſi aſpetta à gli edificij piu maſsicci, feciono eſsi con le medeſime re
gole, che le Ioniche Cõcioſia che e’ raccolſono il numero minore che fu il ſei
inſieme cõ lo otto, che fu la mediocrità Ionica, &
ne reſultò la ſomma di quat-
tordici, laqual ſomma diuiſono in parte vguali, &
rimaſe il ſette, ſecondo ilqual
numero feciono la colonna Dorica, che fuſsi lunga per ſette Diametri della co-
2210 lõna da baſſo;
Oltra di queſto ne ordinarono vn’altra maniera delle piu ſottili,
&
la chiamarono Corinthie, fattole della mediocrità di quella sõma maggiore
cõgiunta, con la ſomma della Ionica, &
accozzati inumeri inſieme, diuidẽdola
per il mezo, percioche il numero ò sõma della Ionica fu otto, &
la sõma mag-
giore fu dieci, che congiunti inſieme fanno diciotto.
La metta delle quali parti è
3315 noue, &
in queſto modo vollono, che le colonne corinthie fuſsino lunghe, per
noue volte il diametro da baſſo della colõna, le Ioniche per otto, &
le Doriche
per ſette, &
di lor ſia detto à baſtanza. Reſtaci à trattare del collocarle, & del ſi-
tuarle.
Il ſituare ſi aſpetta al ſito, & alla fede delle parti; laquale ſi conoſce molto
meglio quando ella è male accomodata che non ſi ſcorge da per ſe il m odo da
4420 ſaperla ben collocare.
Cõcioſia che eſſa in gran parte ſi referiſce al giudicio na-
turale, che è inſerto nelli animi delli huomini, &
in gran parte ancora ſi cõfà cõ
le maniere de finimenti, Nondimeno alla coſa della qualle ſi tratta ſien queſti
come ſuoi generi o vero maniere, le parti ancor che minime che ſono per il
lauoro a luoghiloro fanno bellezza à uederle, male poſte in altro luogo nõ de
5525 gno, ne à loro conueniente, ſe elle ſono eccellenti diuẽtano vili, quãto che nò ſi
vituperano.
Et ecco il medeſsimo nelle opere della natura, come per modo di
dire ſe al Cane fuſſe appiccata nella teſta una orecchia di Aſino, ò ſe alcuno ca-
minaſſe cõ un piè maggior che l’altro, ò cõ una mano grande, &
l’altra piccola,
coſtui certo ſarebbe ſcontrafatto, &
il uedereſſi infra i caualli ancora vno c’hab-
6630 bia vno occhio gazino, &
l’altro occhio nero, è coſa brutta; tanto è coſa natu-
rale, che le coſe da deſtra debbino di pari corriſpondere à quelle da ſiniſtra.
Per
laqual coſa oſſerueremo inanzi tratto che tutte le coſe, ancor che minutiſsime
ſtieno à un piano, &
a un diritto cõriſpõdẽteſi di numeri, di forma, & di faccia.
Talmente che le coſe da deſtra, à quelle da ſiniſtra, le alte, alle baſſe, le vicine al
7735 le vicine, le uguali alle uguali vgualmente conuenghino, &
corriſpondino allo
ornamento di quel corpo, del quale elle hanno ad eſſere parti.
Anzi, & le ſta
tue, &
le Tauole & tutto quello che di bello ſi applicherà, è di neceſsità, che ſi
accomodi di maniera che elle paiono nate in queſti luoghi, &
come ſorelle.
Gli Antichi hebbono tanta auertenza a queſta corriſpondentia delle coſe,
8840 che e’ uollono nel porre, non che altro le Tauole di Marmo, che elle ſi corri-
ſpondeſsino eſatiſsimamente, di grandezza, di qualità di finimento intorno
di ſito, &
di colori. Io hò veduto coſa certo eccellente appreſſo de gli Anti-
chi, nella quale io mi ſoglio marauigliare della eccellentia della Arte,

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