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ottagona del quale n' è rimaſto il ſegno.
Dirimpetto al detto Battiſtero vi è il ſe-
polcro ornato di varie Statue di Baldaſsar
Coſsa, già Papa ſotto nome di Giovanni
Vigeſimoſecondo, o come altri vogliono,
Vigeſimoterzo, morto in Firenze l'anno
1419. dopo aver rinunziato il Pontificato
avanti al Concilio di Coſtanza. L'intaglio
di queſto Sepolcro è opera di Donatello ce-
lebre Scultore de' ſuoi tempi, di cui pari-
mente è la S. Maria Maddalena Penitente
in un bell'Altare fatto modernamente. Fi-
nalmente in queſto Tempio ſono molte Re-
liquie inſigni, e ſpecialmente il Dito indi-
ce di S. Gio. Batiſta, e un Braccio di S. Fi-
lippo Apoſtolo, che ſi tengono in ſomma
venerazione, come altresì molte ſupelletili
ſacre, e argenti d'ineſtimabil valore. U-
ſcendo di Chieſa per la Porta dall'Opera,
ſi trova una Colonna poco diſtante, eret-
ta in quel luogo l'anno di noſtra ſalute
408. per ricordanza di quell'inſigne mira-
colo, che ſecondo alcuni operò S. Zanobi
Veſcovo Fiorentino, alloraquando trasferen-
doſi alla Chieſa di S. Salvatore il ſuo Cor-
po dall'Inſigne Collegiata di S. Lorenzo,
nel toccar quivi la Bara un Olmo ſecco in-
contanente divenne freſco, e verdeggiante.
Si vede addirimpetto il
Dirimpetto al detto Battiſtero vi è il ſe-
polcro ornato di varie Statue di Baldaſsar
Coſsa, già Papa ſotto nome di Giovanni
Vigeſimoſecondo, o come altri vogliono,
Vigeſimoterzo, morto in Firenze l'anno
1419. dopo aver rinunziato il Pontificato
avanti al Concilio di Coſtanza. L'intaglio
di queſto Sepolcro è opera di Donatello ce-
lebre Scultore de' ſuoi tempi, di cui pari-
mente è la S. Maria Maddalena Penitente
in un bell'Altare fatto modernamente. Fi-
nalmente in queſto Tempio ſono molte Re-
liquie inſigni, e ſpecialmente il Dito indi-
ce di S. Gio. Batiſta, e un Braccio di S. Fi-
lippo Apoſtolo, che ſi tengono in ſomma
venerazione, come altresì molte ſupelletili
ſacre, e argenti d'ineſtimabil valore. U-
ſcendo di Chieſa per la Porta dall'Opera,
ſi trova una Colonna poco diſtante, eret-
ta in quel luogo l'anno di noſtra ſalute
408. per ricordanza di quell'inſigne mira-
colo, che ſecondo alcuni operò S. Zanobi
Veſcovo Fiorentino, alloraquando trasferen-
doſi alla Chieſa di S. Salvatore il ſuo Cor-
po dall'Inſigne Collegiata di S. Lorenzo,
nel toccar quivi la Bara un Olmo ſecco in-
contanente divenne freſco, e verdeggiante.
Si vede addirimpetto il
ot-