Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

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3725 e che lo sà ſino la feccia de gli huomini, cioè che il
tiro perpendicolare ſia il più valido ditutti gl´altri, e
di queſti ſempre li meno obliqui, &
c.
Matt. Io confeſſo liberamente alle Signorie loro,
che quando hò traſcorſa queſta lettera del Sign.
Bo-
relli, non viè ſtata coſa alcuna, che mi habbia dato
maggior faſtidio, e meſſomi in ſtato di replicare per
mia ſcolpa che queſta, conſiderando quanto à torto,
e quanto facilmente queſto virtuoſo s´inſuſpetiſca
del procedere delli ſuoi antichi ſeruitori, vno delli
quali profeſſo io di eſſere voglia, ò non voglia.
Io
per me giuro à Dio, che in tutto quel diſcorſo, che
principia dalla pagina 119.
linea 19. non vi è pure
vna parola diretta contro lui, nè io sò vedere da che
lo poſſa cauare.
Facia gratia di rileggere quel luo-
go, e vederà, che ſi lamenta à torto.
Ofred. Mà anco quando ſi foſſe parlato ſeco, non
mi pare, che haueſſe tanta cagione diſdegnarſi, qua-
ſi che ſi ſtimi vno della faccia del volgo, mentre non
ſi pretende, che vno habbia ad imparare, che la per-
coſſa perpendicolare ſia la più valida, e delle altre
quella, che è meno obliqua, ma che queſta dottrina
triuiale habbia che fare nella percoſſa del graue ca-
dente anco quando queſto ſi moueſſe di moto equa-
bile per la via curua, la qual incontreria nelli archi
concentreci al centro della Terra tanto meno obli-
quamente quanto più il graue ſi accoſtaſſe al cen-
tro;
la quale dottrina non è tanto triuiale, e nota

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