Alberti, Leon Battista, L' architettura

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373369LIBRO DECIMO. habbia a ritrouare la acqua, & alcune coſe, c’ ha trouate l’induſtria, & la diligen-
tia de gli huomini.
Naturalmente il fatto ſtà coſi, che quel luogo, ch’ è come un
ſeno, &
ſimile a un luogo concauo, pare che egli ſia quaſi un uaſo apparecchia-
to à ritenere l’acqua;
in quei luoghi, doue poſſono aſſai i ſoli, perche gli humo-
115 ri ui ſi riſeccano da raggi ſuoi, ſi truouano poche uene d’acqua, o neſſuna, o ſe
pur ne’ luoghi campeſtri, ſe ne troueranno alcune, ſaranno certo graui, &
uiſco
ſe, &
ſalſe. Ne monti uerſo Settentrione, & doue è ombra oſcuriſsima, ti ſucce-
derà prontamente il trouarui l’acqua.
I Monti, che ſtanno aſſai tempo coperti
dalla Neue, danno di ſe gran copia di acque.
Io ho cõſiderato queſto, che i Mõ
2210 ti, che nella loro cima hanno praterie piane, non mancano mai di acque.
Et tro
uerai, che quaſi tutti i fiumi non naſcono d’altronde, ſenon doue egli hanno
ſotto di loro, o allo intorno il terreno ſaldo, &
ſodo, & ſopra di loro, o ui ſarà
una pianura adiacere, o e’ ſaranno coperti di terreno raro, &
ſciolto, di manie-
ra, che ſe tu eſamini bene la coſa, non negherai, che l’acqua ragunata ui caſchi,
3315 quaſi da un lato d’un catino rotto.
Et di quì è che il terreno piu ſerrato ha man
co acque, &
non ui ſi trouano, ſenon in pelle in pelle. Ma il terreno piu ſciolto,
ha piu humore, ma non ui trouerai l’acqua, ſenon giù ben adentro.
Plinio rac-
conta, che in alcuni luoghi poi che ui è ſtata tagliata una ſelua, ui è nato una ac-
qua, Scriue Tacito, che quãdo Moiſe andaua peregrinando per il deſerto, &
che
4420 per la ſete ſi trouaua a mal partito, che e’ trouò le uene dell’ acqua ſolamẽte dal
la coniettura del terreno pieno di herbe.
Emilio hauendo l’eſercito preſſo allo
olimpo, hauendo careſtia di acque, le trouò auertito dalla uerzura delle ſelue.
Nella uia Collatina, una certa Verginella moſtrò à certi ſoldati, che andauano
cercando della acqua, alcune uene, dietro allequali andando eſsi cauando ſco-
5525 perſono un fonte abbondantiſsimo, &
al fonte accommodarono una caſetta, &
ui dipinſono la memoria del ſeguito.
Se il terreno auuallerà con facilità ſotto
le piante de piedi, &
ſi appiccherà a’ piedi, dimoſtra che ſotto ui è l’acqua. So-
no ancora indicij piu proſsimi dello eſſerui l’acqua ſotto, doue naſcono quelle
coſe, &
creſcono, che amano le acque, o che na ſcono per le acque, come il Sali-
6630 cone, le cannuccie, i giunchi, &
la ellera, & quelle coſe, che non poſſono ſenza
gran nutrimento d’humore eſſere peruenute à quella grandezza, allaquale ſo-
no peruenute.
Quel terreno, dice Columella, ilquale nutriſce le uiti piene di
frondi, &
quello maſsimo, che produce il Lebbio, & il Trifoglio, & i Suſini ſalua
tichi, è buono, &
ha uene di acque dolci. Oltra di queſto l’abbondantia delle
7735 ranochielle, &
de Lombrichi, & delle Zanzare, & le caterue de Moſcherini, do-
ue aggirandoſi uolano, ne danno inditio, che ſotto ui ſia delle acque.
Ma gli in-
dicij, che la acutezza dell’ ingegno ha ritrouati ſono queſti.
Cõſiderarono gli in
ueſtigatori sì ogni ſorte di terreno, sì ancora chei Monti ſono fatti di ſcorze,
quaſi come di carte, alcune piu ſerrate, alcune piu rade, &
alcune piu ſottili, &
8840 conſiderarono, che i Monti erano fatti di queſte ſcorze poſte l’una ſopra l’altra,
&
ammaſſate, talmente che da lato di fuori, gli ordini di queſti filari, o ſcorze,
&
le linee delle congiunture ſono tirate a piano da deſtra a ſiniſtra. Ma da lato
di dentro diuerſo il centro del Monte dette ſcorze ſi chinano allo ingiù con
tutta la ſuperficie di ſopra, che ugualmente pende, ma non cõ tirare, &

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