Alberti, Leon Battista, L' architettura

Table of contents

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[131.] Di alcuni piu graui diſetti della Architettura. Cap. VIII.
[132.] Qual ſia lo officio di un buono Architettore, & quali ſien le coſe che faccino gli addornamenti Eccellenti. Cap. IX.
[133.] Che coſe ſieno quelle, che principalmente habbia hiſogno di conſiderare uno Architettore, & che coſe ſia di neceſsità, che ei ſappia. Cap. X.
[134.] A chi lo Architettore debbe communicare il ſuo conſiglio, & l’opera ſua. Cap. XI.
[135.] DELLA ARCHITETTVRA DI LEONBATISTA ALBERTI. LIBRO DECIMO. De difetti de gli ediſicij, onde naſchino, quali ſieno quelli, che ſi poſsino correggere, e qual no, da gli Architettori, & quai coſe ſien quelle, che faccino cattiua aria. Cap. I.
[136.] Chel’ Acque principalmente ſono neceſsariſsime & di uarie ſorti. Cap. II.
[137.] Che quattro ſono le coſe da conſiderare circa alla coſa dell’ acqua, & doue ella ſi generi, o donde ella naſca, & doue ella corra. Cap. III.
[138.] Che indicij ci ſieno da truouare l’Acqua naſcoſta. Cap. IIII.
[139.] Del cauare, & murare i Pozzi, & i condotti, & i Bottini. Cap. V.
[140.] Dello uſo delle Acque, quali ſieno piu ſane, & migliori, & coſi qua-li ſieno piu cattiue. Cap. VI.
[141.] Del modo del condurre le Acque. & come elle ſi posſino accommodare à biſogni de glibuomini. Cap. VII.
[142.] Delle Citerne, & dell'uſo, & utilit à loro. Cap. VIII.
[143.] Del por le Vitinel prato, & in the modo le ſelue creſchino ne luoghi paduloſi, & come ſi rimedij alle Regioni che ſono molestate dall’ acque Cap. IX.
[144.] Delle strade, o uero uiaggi per Terra, Delle uie per acqua, & dello Argine. Cap. X.
[145.] Dello addornare le ſoſſe, che e’ non manchila abbondantia delle Acque, & che ella non ſia impcdita. Cap. XI.
[146.] Con quali Argini ſi affortifichi il Lito del Mare, in che modo ſi faccia forte il Porto, & le entrate ſue, & con che artificio ſi ſerri l' Acqua, che non ſe ne uadia. Cap. XII.
[147.] Del rimediare ad alcune coſe, & del reſſettarle generalmente. Cap. XIII.
[148.] Che alcune coſe piu minute giouano à l'uſo del fuoco. Cap. XIIII.
[149.] In che modo le Tarantole, le Zanzale, le cimici, le Moſche, i Topi, le Pulci, le Tignuole, & ſimili ſi ſpengbino, & ſi mandin uia. Cap. XV.
[150.] De luogbi delle caſe da ſcaldarſi & darinfreſcarſi & dello emendare i difetti delle mura & raſſettarli. Cap. XVI.
[151.] Di quelle coſe, allequali non ſi puo prouedere, ma che ſi poſſono doppo il ſatto emendare. Cap. XVII.
[152.] IL FINE.
[153.] TAVOLA DELLE COSE PIV NO TABILI.
[154.] TAVOLA DELLE
[155.] COSE PIV NOT ABILI.
[156.] TAVOLA DELLE
[157.] D
[158.] E
[159.] F
[160.] G
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            <s xml:id="echoid-s13580" xml:space="preserve">Ma accioche tu ne ſia piu certo, caua una foſſa affonda, & </s>
            <s xml:id="echoid-s13581" xml:space="preserve">larga quattro cubi-
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            ti, & </s>
            <s xml:id="echoid-s13582" xml:space="preserve">mettiui dẽtro intorno al tramontare del Sole, o un uaſo di terra cauato di
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            ſreſco della fornace, o alquanto di lana ſudicia, o un uaſo di terra cruda, o un ua
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            ſo di Rame ſozzopra unto di olio, & </s>
            <s xml:id="echoid-s13583" xml:space="preserve">cuopri con aſsicelle la foſſa, & </s>
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            di terra, ſe la mattina dipoi il uaſo ſarà molto piu graue, che non era prima, ſe
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            la lana ſarà bagnata, ſe il uaſo di terra cruda ſi ſarà inhumidito, ſe al uaſo di Ra-
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            me ui ſaranno gocciole attaccate, & </s>
            <s xml:id="echoid-s13585" xml:space="preserve">ſe una lucerna laſciataui acceſa, non harà
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            conſumato troppo olio, o ſe fattoui fuoco, la terra ui farà fumo, certamente nõ
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            ui mancheranno uene di acqua. </s>
            <s xml:id="echoid-s13586" xml:space="preserve">Ma in che tempo ſi debbino far queſte coſe,
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            non hanno ancora ben dichiarato; </s>
            <s xml:id="echoid-s13587" xml:space="preserve">ma appreſſo gli Scrittori, in alcuni luoghi
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            truouo queſto. </s>
            <s xml:id="echoid-s13588" xml:space="preserve">Ne’ dì caniculari & </s>
            <s xml:id="echoid-s13589" xml:space="preserve">la terra, & </s>
            <s xml:id="echoid-s13590" xml:space="preserve">i corpi delli Animali diuentano
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            molto humidi, onde auiene, che in quei giorni gli alberi ſotto le ſcorze ſi inhu
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            midiſcono molto, per la eſuberantia dell’humore; </s>
            <s xml:id="echoid-s13591" xml:space="preserve">oltra queſto in quel tẽpo a
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            gli huomini uiene fluſſo di uentre, & </s>
            <s xml:id="echoid-s13592" xml:space="preserve">per la troppa humettatione de’ corpi ſon
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            moleſtati da ſpeſſe febbre, le quali in quel tẽpo ſogliono piu che il ſolito hauer
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            forza. </s>
            <s xml:id="echoid-s13593" xml:space="preserve">Teoſraſto pẽſa che le cagioni di queſte ſieno, che allhora tirano i uẽti Au
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            ſtrali, che di loro natura ſono humidi, & </s>
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            <s xml:id="echoid-s13595" xml:space="preserve">Ariſtotile afferma, che il ter-
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            reno è forzato a mandare fuori i uapori mediante il fuoco naturale, il quale è
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            meſcolato nelle uiſcere del terreno. </s>
            <s xml:id="echoid-s13596" xml:space="preserve">Se queſte coſe ſono coſi, ſarebbono buoni
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            quei tẽpi, ne quali queſti fuochi ſono, o piu gagliardi, o meno oppreſſati dalla
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            rò del tutto arido, & </s>
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            <s xml:id="echoid-s13600" xml:space="preserve">Ma io loderò certamẽte queſti tẽpi, la Prima-
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            uera ne luoghi ſecchi, l’Autunno ne luoghi ombroſi; </s>
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            <s xml:id="echoid-s13602" xml:space="preserve">la ſpe-
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            ranza da queſte coſe, che noi habbiamo dette, cominciamo a cauare per Pozzi.</s>
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          <head xml:id="echoid-head158" style="it" xml:space="preserve">Del cauare, & murare i Pozzi, & i condotti, & i Bottini. Cap. V.</head>
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            <s xml:id="echoid-s13604" xml:space="preserve">IL cauare de Pozzi ſi fa in duoi modi, o e’ ſi caua il pozzo giù per il dirit-
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            to del fondo, o e’ ſi fa una foſſa per lo lungo, quelli che cauano i pozzi alcu-
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            na uolta portano pericoli, & </s>
            <s xml:id="echoid-s13605" xml:space="preserve">queſto accade, o per il cattiuo uapore, che indi
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            naſce, ouero perche i lati del pozzo rouinano. </s>
            <s xml:id="echoid-s13606" xml:space="preserve">Gli antichi mandauano gli ſtia-
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            ui condennati per qualche maleficio a cauare nelle caue de Metalli, ne quai luo
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            ghi per la peſtilentia della aria in breue tempo ueniuano conſumandoſi. </s>
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            tro a uapori ci è infegnato, che noi mouiamo di continouo l’aria, & </s>
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            mo lucerne ardenti, accioche ſe il uapore per auentura è leggieri, ſi conſumi
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            dalle fiamme, & </s>
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            tati poſsino piu temperatamente ſchifare il nociuo male, percioche contino-
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            uando il uapore graue, ſi ſpegnerà la ſiamma. </s>
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            perſeuereranno, caua, dicono di quà, & </s>
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            per iquali il mal uapore, poſla liberamente uſcir fuora. </s>
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            delrouinare farai l’opera in queſto modo, nel primo ſuolo del terreno, doue
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            tu ti ſarai riſoluto di fare il pozzo fauui un filare a uſo di un cerchio, o di Mar-
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            mo, o di materia gagliardiſsima, tanto largo, quanta tu uuoi che ſia la larghez-
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            za del pozzo. </s>
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