3918LIBRO PRIMO.
l’aſſeteſo al ſemituono, come dopo ſi farà chiaro:
Tutte
queſte Mobili pigliano il principio del moto dal Hy-
ſplengio, ò contiapeſo di piombo; commune al motore,
& al moſſo è la corda, la quale hà vno de’capi legato al
motore, el’altro auiluppato al moſſo; il moſſo è l’aſſe, in-
torno alquale s’auiluppa la corda. All’aſſe, ò fuſo ſono
congiunte le ruote, dimaniera che raggirato l’aſſe, eſui-
luppata la corda, ſi girano inſieme anco le ruote appog-
giate ſu’l piano; & intorno alle ruote giace il Plint11 ò caſſetta del ſe Mouente mobile; la teſtapoidel Hiſplen-
gio, ouero la grauezza del contrapeſo, deuono di ma-
niera riſpondere altutto, che non ſia ſuperato dalla caſ-
ſetta, nè il contrapeſo, ne lateſa dell’Hiſplengio; glialtri
mouimenti, fuori di quello, che ſi fà da luogo à luogo,
naſcono da tutte le corde, che ſono auiluppate à gli ſtru-
menti moſsi, e raccomandate al contrapeſo. Queſto
poiè in vna certa canna accõmodata di maniera, che fa-
cilmente poſſa diſcendere per eſſa : Nella canna poi,
nelle mobili ſi getta ò miglio, o ſenape, per eſſerel vna,
& l altra di loro lcggiera, & ftuſsibile: Nele ſtabili ſi getta
arena aſciutta lequali coſe ſcorrendo fuoridal fondo del-
la canna il contrapeſo, pian piano diſcend@ndo, cagiona
il mototirando ciaſcuna delle corde. Principio del moto
è il tiramento della corda, e fine, e ſtato del medeſimo è
lo ſciogliméto della medeſima cadendo l’vncinetto dalla
punta, che è fitta nell’inſtrumento moſſo; le cordepoi, che
dal contrapeſo ſono tirate, tutte con egualtempo ſono ti
rate, nondimeno non fanno in egual tempo i motiloro, e
ciò per non eſſere auiluppate intorno inſtrumenti fra ſe
medeſimi eguali, ma alcune diloro ad alcuni di maggiori
& altre intorno altri di minor circulo. Biſogna anco,
chele corde di quegli inſtrumenti, che non deuono muo-
uerſi inſieme, non ſiano teſe, mache habbiano 22
queſte Mobili pigliano il principio del moto dal Hy-
ſplengio, ò contiapeſo di piombo; commune al motore,
& al moſſo è la corda, la quale hà vno de’capi legato al
motore, el’altro auiluppato al moſſo; il moſſo è l’aſſe, in-
torno alquale s’auiluppa la corda. All’aſſe, ò fuſo ſono
congiunte le ruote, dimaniera che raggirato l’aſſe, eſui-
luppata la corda, ſi girano inſieme anco le ruote appog-
giate ſu’l piano; & intorno alle ruote giace il Plint11 ò caſſetta del ſe Mouente mobile; la teſtapoidel Hiſplen-
gio, ouero la grauezza del contrapeſo, deuono di ma-
niera riſpondere altutto, che non ſia ſuperato dalla caſ-
ſetta, nè il contrapeſo, ne lateſa dell’Hiſplengio; glialtri
mouimenti, fuori di quello, che ſi fà da luogo à luogo,
naſcono da tutte le corde, che ſono auiluppate à gli ſtru-
menti moſsi, e raccomandate al contrapeſo. Queſto
poiè in vna certa canna accõmodata di maniera, che fa-
cilmente poſſa diſcendere per eſſa : Nella canna poi,
nelle mobili ſi getta ò miglio, o ſenape, per eſſerel vna,
& l altra di loro lcggiera, & ftuſsibile: Nele ſtabili ſi getta
arena aſciutta lequali coſe ſcorrendo fuoridal fondo del-
la canna il contrapeſo, pian piano diſcend@ndo, cagiona
il mototirando ciaſcuna delle corde. Principio del moto
è il tiramento della corda, e fine, e ſtato del medeſimo è
lo ſciogliméto della medeſima cadendo l’vncinetto dalla
punta, che è fitta nell’inſtrumento moſſo; le cordepoi, che
dal contrapeſo ſono tirate, tutte con egualtempo ſono ti
rate, nondimeno non fanno in egual tempo i motiloro, e
ciò per non eſſere auiluppate intorno inſtrumenti fra ſe
medeſimi eguali, ma alcune diloro ad alcuni di maggiori
& altre intorno altri di minor circulo. Biſogna anco,
chele corde di quegli inſtrumenti, che non deuono muo-
uerſi inſieme, non ſiano teſe, mache habbiano 22