394388DELLA ARCHITETTVRA
del fiume troppo veloce &
ancora il troppo tardi è nociuo all’unbiſogno &
al-
l’altro, perche queſto caua ſotto & fà roumare le ripe, & queſt’altro genera fa-
cilmente l’herbe, & facilmente diacci, chi riſtrigneſsi vn’ fiume harebbe forſe
maggior’fondo, & chi abbaſſaſsi il letto del fiume, harebbe le acque piu baſſe,
nello abbaſſare il letto del ſiume & in leuar’via gli impedimenti, & in nettarlo, ſi
115 tien’quaſi il medeſimo ordine, & la medeſima regola, de quali ne diremo di-
poi; ma lo abbaſſareil letto in queſto lato ſi farà indarno, ſe già il fondo diuer-
ſo il Mare non ſeguiterà parimente baſſo che l’acque vi poſsino correre.
l’altro, perche queſto caua ſotto & fà roumare le ripe, & queſt’altro genera fa-
cilmente l’herbe, & facilmente diacci, chi riſtrigneſsi vn’ fiume harebbe forſe
maggior’fondo, & chi abbaſſaſsi il letto del fiume, harebbe le acque piu baſſe,
nello abbaſſare il letto del ſiume & in leuar’via gli impedimenti, & in nettarlo, ſi
115 tien’quaſi il medeſimo ordine, & la medeſima regola, de quali ne diremo di-
poi; ma lo abbaſſareil letto in queſto lato ſi farà indarno, ſe già il fondo diuer-
ſo il Mare non ſeguiterà parimente baſſo che l’acque vi poſsino correre.
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Dello addornare le ſoſſe, che e’ non manchila abbondantia delle Acque, &
che ella non ſia impcdita. Cap. XI.
che ella non ſia impcdita. Cap. XI.
IO vengo a parlare delle ſoſſe, egli è da deſiderare che labbondantia delle ac
que nõ manchi, & che ella non ſia impedita dal ſuo determinato ordine; che
ella nõ mãchi habbiamo duoi modi, il primo che donde noi pigliamo la ac-
qu a ella ſia aſſai. Il ſecõdo che hauẽdola preſa ella ſi mantenga aſſai. Cõduceraſ
3315 ſi vn’ cõdotto nel modo, che diſopra ti dicẽmo, & che l’uſo della gia cõdotta nõ
ſia impedito, otteremo noi cõ l’hauerne cura & diligentia, ſe noi cioè la nettere
mo ſpeſſo, & ne caueremo ſpeſſo quelle coſe, che vi ſi fuſsino cõdotte. Ma e’ di-
cono che vna foſſa da acqua è vn’fiume addormẽtato, & però ſe gli appartẽgono
tutte quelle coſe, che a vn fiume, & innanzi tratto hà biſogno di ſaldezza & fer-
4420 mezza di fondo, & di fiãchi, accioche ella nõ ſi ſucci, onõ verſi per alcune ſeſſu-
re le acque, che ella riceuerà; & medeſimamẽte biſogna che ella ſia piu affonda
che larga, ſi per poter’ reggere le naui, ſi perche ella ſia n@@co raſciutta da Soli, &
mãco generi herbe. Furono tirate molte foſſe dallo Euſrate nel Tigre, ꝑche l’Eu
frate è di letto piu alto, la Lõbardia parte d’Italia che è intorno al Pò, doue egli
5525 èpiu baſſo & intorno allo Adice ſi nauiga tutta per le foſſe, ilche in quel luogo è
cõceſſo dalla pianura. Dice diodoro che Ptolomeo vſciua del Nilo per vna foſſa
che egli apriua nauigando, & nauicato che egli haueua la ſerraua. I rimedii per
queſti difefti ſon queſti, il riſtrignere, il nettare, il chiudere. I fiumi ſi ſtringono
cõ gli argini, fà che la linea de gli argini nõ ſia repente ma ſtringa & ſerri apoco
6630 apoco i fiãchi. Ma doue da vn’luogo ſtretto tu harai a laſciare vſcire vn’fiume in
vn’luogo piu largo & piu aperto nõ ve lo laſciare cadere a vn’tratto, ma allunga
to il canale, fà che dipoi il fiume apoco apoco torni cõ allargarſi con l’onde alla
ſua primiera larghezza, accio che egli nõ offen da & nõ faccia dãno cõ i ſuoi im-
portuni ritroſi & auolgimẽti, cercãdo la licẽtia ſubita della ſua libertà. Metteua
7735 il fiume Mela nello Eufrate & Artanatrice Re, indotto forſe da deſiderio di ac-
quiſtarſi fama, gli riturò lo eſito, & inundò pertutto il paeſe, nõ molto doppo la
gran machina, della impedita acqua roppe cõ tãta furia, & cõ tãto impeto delle
onde, che ella ne portò ſeco molte poſſeſsiõi, & guaſtò gran parte della Galacia
& della Frigia. Il Senato cõdannò l’inſolétia di queſto huomo in trenta talẽti, &
8840 faccia approſito che noi habbiamo letto ancora che aſſediãdo Iphicrate Stimfa
le, ſi sforzò di ſerrare con vna infinità di ſpugne di pietra l’acqua del fiume Era-
ſio, il qual fiume paſſa ſotto il Mõte, & rieſcene gli Argiui, ma laſciò ſtare ꝑ au-
uertimẽto fattoli da Gioue. Lequali coſe eſsẽdo così è bene auertirne in
que nõ manchi, & che ella non ſia impedita dal ſuo determinato ordine; che
ella nõ mãchi habbiamo duoi modi, il primo che donde noi pigliamo la ac-
qu a ella ſia aſſai. Il ſecõdo che hauẽdola preſa ella ſi mantenga aſſai. Cõduceraſ
3315 ſi vn’ cõdotto nel modo, che diſopra ti dicẽmo, & che l’uſo della gia cõdotta nõ
ſia impedito, otteremo noi cõ l’hauerne cura & diligentia, ſe noi cioè la nettere
mo ſpeſſo, & ne caueremo ſpeſſo quelle coſe, che vi ſi fuſsino cõdotte. Ma e’ di-
cono che vna foſſa da acqua è vn’fiume addormẽtato, & però ſe gli appartẽgono
tutte quelle coſe, che a vn fiume, & innanzi tratto hà biſogno di ſaldezza & fer-
4420 mezza di fondo, & di fiãchi, accioche ella nõ ſi ſucci, onõ verſi per alcune ſeſſu-
re le acque, che ella riceuerà; & medeſimamẽte biſogna che ella ſia piu affonda
che larga, ſi per poter’ reggere le naui, ſi perche ella ſia n@@co raſciutta da Soli, &
mãco generi herbe. Furono tirate molte foſſe dallo Euſrate nel Tigre, ꝑche l’Eu
frate è di letto piu alto, la Lõbardia parte d’Italia che è intorno al Pò, doue egli
5525 èpiu baſſo & intorno allo Adice ſi nauiga tutta per le foſſe, ilche in quel luogo è
cõceſſo dalla pianura. Dice diodoro che Ptolomeo vſciua del Nilo per vna foſſa
che egli apriua nauigando, & nauicato che egli haueua la ſerraua. I rimedii per
queſti difefti ſon queſti, il riſtrignere, il nettare, il chiudere. I fiumi ſi ſtringono
cõ gli argini, fà che la linea de gli argini nõ ſia repente ma ſtringa & ſerri apoco
6630 apoco i fiãchi. Ma doue da vn’luogo ſtretto tu harai a laſciare vſcire vn’fiume in
vn’luogo piu largo & piu aperto nõ ve lo laſciare cadere a vn’tratto, ma allunga
to il canale, fà che dipoi il fiume apoco apoco torni cõ allargarſi con l’onde alla
ſua primiera larghezza, accio che egli nõ offen da & nõ faccia dãno cõ i ſuoi im-
portuni ritroſi & auolgimẽti, cercãdo la licẽtia ſubita della ſua libertà. Metteua
7735 il fiume Mela nello Eufrate & Artanatrice Re, indotto forſe da deſiderio di ac-
quiſtarſi fama, gli riturò lo eſito, & inundò pertutto il paeſe, nõ molto doppo la
gran machina, della impedita acqua roppe cõ tãta furia, & cõ tãto impeto delle
onde, che ella ne portò ſeco molte poſſeſsiõi, & guaſtò gran parte della Galacia
& della Frigia. Il Senato cõdannò l’inſolétia di queſto huomo in trenta talẽti, &
8840 faccia approſito che noi habbiamo letto ancora che aſſediãdo Iphicrate Stimfa
le, ſi sforzò di ſerrare con vna infinità di ſpugne di pietra l’acqua del fiume Era-
ſio, il qual fiume paſſa ſotto il Mõte, & rieſcene gli Argiui, ma laſciò ſtare ꝑ au-
uertimẽto fattoli da Gioue. Lequali coſe eſsẽdo così è bene auertirne in