Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Figures
Thumbnails
Page concordance
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 270
271 - 300
301 - 330
331 - 360
361 - 390
391 - 420
421 - 450
451 - 480
481 - 510
511 - 520
>
Scan
Original
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 270
271 - 300
301 - 330
331 - 360
361 - 390
391 - 420
421 - 450
451 - 480
481 - 510
511 - 520
>
page
|<
<
of 520
>
>|
<
archimedes
>
<
text
>
<
body
>
<
chap
>
<
subchap1
>
<
subchap2
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000719
">
<
pb
pagenum
="
33
"
xlink:href
="
045/01/041.jpg
"/>
<
emph
type
="
italics
"/>
ghezza delle pitture, & ne i giocondi oggetti de i noſtri ſentimenti. </
s
>
<
s
id
="
s.000720
">& però dice Vitr. & bene,
<
lb
/>
che penſamento è cura piena di ſtudio: percioche è cerca le coſe difficili, & non dimoſtrate
<
lb
/>
dalla natura, & per meglio iſprimere il ſuo concetto dice.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
{
<
emph
type
="
italics
"/>
Eſfetto d'induſtria & uigilanza
<
lb
/>
cerca l'opera propoſta con dilettatione
<
emph.end
type
="
italics
"/>
}
<
emph
type
="
italics
"/>
Percioche non penſa bene chi non è induſtrioſo, &
<
lb
/>
uigilante, come era Archimede, il quale comparando gli effetti naturali, & cercandone le
<
lb
/>
cagioni, hebbe cauſa di trouare il uero della propoſta dimanda, come dice Vitr. nel nono libro
<
lb
/>
al terzo Capo. & hauendolo trouato da mirabile letitia ſoprapreſo, uſcito del bagno ignudo
<
lb
/>
correndo gridaua, io l'ho trouato, io l'ho trouato. </
s
>
<
s
id
="
s.000721
">nel che apparue la pronta, & nobile uiua
<
lb
/>
cità dell'ingegno ſuo, hauendo in poco ſpatio applicato il mezo al debito fine, reſtandone ſom
<
lb
/>
mamente ſatisfatto per la inuentione la quale ſecondo Vitr.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
E dimoſtramento delle oſcure
<
lb
/>
dimande, & ragione della coſa ritrouata di nuouo con preſta, & mobile uiuacità.
<
lb
/>
<
emph
type
="
italics
"/>
& queſti ſono i termini della diſpoſitione; Dimanda è propoſta dubbioſa, dubbio è poſto tra
<
lb
/>
mezo l'affirmare, & il negare. </
s
>
<
s
id
="
s.000722
">quando adunque lo intelletto è tra'l ſi, & il nò, egli forma
<
lb
/>
una dubbioſa propoſta, che ſi chiama dimanda, ouero quiſtione. </
s
>
<
s
id
="
s.000723
">& uſa alcune particelle, che
<
lb
/>
dimoſtrano il modo dello interrogare, & di richiederne la riſpoſta. </
s
>
<
s
id
="
s.000724
">come è. </
s
>
<
s
id
="
s.000725
">ſei tu buono o no? </
s
>
<
s
id
="
s.000726
">
<
lb
/>
che coſa è bontà? </
s
>
<
s
id
="
s.000727
">d'onde uiene? </
s
>
<
s
id
="
s.000728
">a chi peruiene? </
s
>
<
s
id
="
s.000729
">& altre coſe & modi ſimiglianti, i quali non
<
lb
/>
piegando piu all' affirmatione, che alla negatione, richieggono certa, & indubitata riſpoſta,
<
lb
/>
la quale non puo eſſer ben fatta, ſe non da quelli, che haueranno la inuentione per lo pen
<
lb
/>
ſamento, & per la induſtria, & uiuacità dello ingegno, & queſti ſono i termini della diſpo
<
lb
/>
ſitione: cioè la diſpoſitione è rinchiuſa nelle tre ſopradette maniere, che ſono la pianta, lo
<
lb
/>
in piè, il profilo.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
<
s
id
="
s.000730
"> Il bel numero detto Eurithmia, è aſpetto gratioſo, & commoda
<
lb
/>
forma nelle compoſitioni de i membri. </
s
>
<
s
id
="
s.000731
">queſta ſi fa quando i membri dell'opera ſono
<
lb
/>
conuenienti, come dell'altezza alla larghezza, della larghezza alla lunghezza, & in fine
<
lb
/>
ogni coſa riſponda al ſuo compartimento proprio. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000732
">
<
emph
type
="
italics
"/>
Suo proprio dico, peroche ſe riſpondeſſe a i compartimenti, & alle ſimmetrie conuenienti ad
<
lb
/>
altre parti, non ſarebbe conoſciuta la gratioſa maniera. </
s
>
<
s
id
="
s.000733
">& qui ſi deue riferire la Eurithmia
<
lb
/>
allo aſpetto, come Vitruuio dichiara in molti luoghi, nel terzo libro al ſecondo Cap. & all'ul
<
lb
/>
timo, & nel ſeſto al ſecondo. </
s
>
<
s
id
="
s.000734
">Et perche ogni proportione è nata da i numeri, però egli ſi
<
lb
/>
ha ſeruato il nome predetto in ogni coſa, doue ſia proportione. </
s
>
<
s
id
="
s.000735
">& perche la larghezza, al
<
lb
/>
tezza, & lunghezza delle opere, deue eſſer grata allo aſpetto, & queſto non ſi fa ſenza
<
lb
/>
proportione, & doue è proportione, è neceſſario che ſi truoui numero; però il nome di Eu
<
lb
/>
rithmia è ſtato pigliato. </
s
>
<
s
id
="
s.000736
">Deue eſſer adunque ogni artificioſo lauoro a guiſa d'un belliſſimo
<
lb
/>
uerſo, il quale ſe ne corra ſecondo le ottime conſonanze ſuccedendo le parti l'una all'altra,
<
lb
/>
ſin che peruenghino all'ordinato fine. </
s
>
<
s
id
="
s.000737
">Et benche alcuna coſa ottima non ſia, niente di me
<
lb
/>
no puo eſſere ottimamente ordinata, come egli è manifeſto nelle parti, & membra del corpo
<
lb
/>
humano, & nelle coſe artificiali, doue è la conſonanza, & l'armonia. </
s
>
<
s
id
="
s.000738
">Imperoche ſe bene l'oc
<
lb
/>
chio è piu nobil coſa del piede, pure ſe riguardamo l'ufficio di ciaſcuno, tanto l'occhio, quan
<
lb
/>
to il piede, ſaranno nel corpo ottimamente ſituati: in modo che nè l'occhio ſarà miglior del pie
<
lb
/>
de, nè il piede miglior dell'occhio. </
s
>
<
s
id
="
s.000739
">Similmente è nella citara: percioche tutte le corde poſ
<
lb
/>
ſono eſſer proportionate in modo, che ſe alcuna ſarà tirata, accioche ſe le dia ſuono migliore,
<
lb
/>
non reſterà però la conſonanza. </
s
>
<
s
id
="
s.000740
">Il ſimile ſi richiede nelle opere, nelle quali è neceſſario, che
<
lb
/>
ci ſia queſto riſpetto di formare con perfetta ragione tutte le parti, che ſono di lor natura
<
lb
/>
diſtinte, di modo che tutte concorrino alla bellezza, & dilettino la uiſta de riguardanti. </
s
>
<
s
id
="
s.000741
">Co
<
lb
/>
me nel cantare ſi richiede il conſerto delle uoci, nel quale oltra che le uoci ſono giuſte: oltre
<
lb
/>
che conuengono nelle conſonanze, biſogna anche un certo temperamento, che faccia dolce,
<
lb
/>
& ſoaue tutta la armonia, come adiuiene a que muſici, che cantano con la ſolita compa
<
lb
/>
gnia, perche ſi ſono accommodati l'uno all'altro con diſcretione. </
s
>
<
s
id
="
s.000742
">Queſta bella maniera sì
<
lb
/>
nella Muſica, come nell'Architettura è detta Eurithmia, madre della gratia, & del dilet-
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
</
subchap2
>
</
subchap1
>
</
chap
>
</
body
>
</
text
>
</
archimedes
>