Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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397
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045/01/411.jpg
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doſi, le ſtelle non hanno le ſalite ſopra terra: & però le loro figurationi per lo impedimen
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lb
/>
to della terra non ci ſono manifeſte. </
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s
id
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s.007370
">Di queſto ci dà inditio la ſtella di Canopo, che a
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lb
/>
queſte parti non è conoſciuta, come ſi ha per relatione di mercanti, che alle eſtreme par
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/>
ti dello Egitto, & a quelle, che ſono ui cine a gli ultimi termini della terra ſtati ſono. </
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s.007371
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Si eſcuſa Vitr. perche non ha posto tutte le constellationi, & figure, douendo parlarne come
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ſi deue, ſenza hauere alcun riſpetto al ſuo Orizonte, & alla inclinatione del cielo, che è nelle re
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/>
gioni di qua dallo Equinottiale: & dice hauer uoluto trattare di quelle imagini, & d quelle
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/>
stelle, che ci ſono note per gli orti, & occaſi loro, dicendo che ne ſono alcune, che mai non ſi le=
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/>
uano, & alcune che mai non tramontano. </
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s.007372
">& prende l'argomento dalla stella detta Canopo. la
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quale è una stella posta nel ſeguente remo della naue, coſi nominata dall'Iſola Canopo, doue pri
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/>
ma fu conoſciuta. </
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s
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s.007373
">Quelli che ſi parteno dalla Arabia Petrea uerſo l'Azania per dritto naui
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/>
gando al meriggie uanno contra la stella Canopo, che in que luoghi è nominata ca allo. </
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s.007374
">& ſi
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chiama in quella lingua ſuhel. </
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s
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="
s.007375
">cioè incendio, & queſto per la moltitudine, & grandezza del ſuo
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/>
ſplendore, & de i ſuoi raggi. </
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s
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s.007376
">Questa riſplende (come dice Plinio) alla Iſola Traprobana. </
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s.007377
">Era
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/>
questa stella al tempo di Tolomeo in gradi dieciſette, min. dieci di Gemini. </
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s.007378
">ha di latitudine Meri
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diana gradi ſettantacinque, & di declinatione gradi cinquantauno, min. trentaquattro. </
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s.007379
">Questa
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stella non ſi uede in Italia. </
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s.007380
">a Rhodi è uiciniſſima all'Orizonte un quarto di ſegno, pare alzata
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in Aleſſandria, & coſi piu s'inalza a gli habitanti uerſo le parti meridiane. </
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s.007381
">Ma chi uoleſſe ſa
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pere quali ſiano quelle stelle, che ſi poßino uedere ſott o la inclination del cielo, doue ſono, fac
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/>
cia una tauola dello Aſtrolabio, alla ſua eleuatione di polo, & nel centro di eſſa ponga uno pie
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de della ſesta & l'altro allarghi fino all'Orizonte, & faccia uno circolo, quel circolo ſarà il mi
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/>
nore, che ſi poſſa uedere ſopra l'Orizonte, & quello che è fuori forza è che ſia ſotto l'O
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/>
rizonte. </
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="
s.007382
">Quattro ſtelle poſte in croce ſono ſegni dell'altro polo. </
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s.007383
">delle quali ne fa mentio
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ne Dante nel primo capo del purgatorio. </
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s
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="
s.007384
">doue chiama il ſito ſettentrionale uedouo, perche è
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priuo di mirarle. </
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s
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="
s.007385
">Queſte quattro ſtelle ſono in una macchia come è la uia galatea, non ſono poſte
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nelle imagini predette, nè meno nel zodiaco; i nauiganti le chiamano crociere, & quella del pie
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de è maggiore & piu riſplendente delle altre. </
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s
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="
s.007386
">per quella ſi conoſce quale è la teſta, & quali ſo
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/>
no le braccia della croce, & quando il piede è ſu l'orlo dell'orizonte, & che il capo è drit
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/>
to, il piede ſta appartato dal polo gradi trenta, da queſta ſi prende l'altezza dell'altro polo, &
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ſi piglia in modo che ſe l'altezza, che di eſſa ſi piglia ſarà di quella trenta, colui che la piglia ſarà
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/>
nello equiuottiale: ſe piu di trenta, quel di piu ſta appartato dalla equinottiale, alla parte di Ostro:
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/>
ſe meno, quel tanto ſta appartato dalla linea alla parte di Tramontana, come è ſtato da i nauigan
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/>
ti di que mari oſſeruato, conclude poi Vitr.
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emph.end
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"/>
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s.007387
">Del giramento del mondo intorno la terra, & della diſpoſitione de i dodici ſegni, &
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/>
della parte Settentrionale, & meridiana, delle ſtelle, come egli ſia perfetto, ne ho dato
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/>
ammaeſtramento. </
s
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s
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="
s.007388
">imperoche dal girare del mondo, & dal contrario mouimento del So
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/>
le ne i ſegni, & dalle ombre fatte da Gnomoni, al tempo de gli equinottij, ſi trouano le
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lb
/>
ragioni de gli analemmi. </
s
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s
id
="
s.007389
">Ma le altre coſe, cioè, che effetti habbiano i dodici ſegni, &
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/>
le cinque ſtelle, & il Sole, & la Luna, quanto appartiene alla ragione della Aſtrologia, ſi
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/>
deono concedere a i diſcorſi de i Caldei. </
s
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s
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="
s.007390
">imperoche è proprio loro il diſcorſo de i naſci
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lb
/>
menti, perche poſſono & le antipaſſate, & le future coſe dalle ragioni delle ſtelle far ma
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lb
/>
nifeſte. </
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s
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s.007391
">& le loro inuentioni, che hanno laſciate in iſcritto, dimoſtrano con che ſolertia,
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lb
/>
& con che acutezza d'ingegno, habbiano ragionato, & quanto grandi ſiano ſtati quelli,
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lb
/>
che dalla natione Caldea ſono uenuti. </
s
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s
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="
s.007392
">il primo fu Beroſo, che nell'Iſola, & nella città di
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lb
/>
Coo ſedeſſe, & iui apriſſe le ſcole, inſegnando la loro diſciplina. </
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s.007393
">Dapoi fu lo ſtudente
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/>
Antipatro, & Archinapolo, ilquale non dal punto del naſcimento, ma dalla concettione
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/>
laſciò manifeſte le ragioni delle natiuità. </
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="
s.007394
">Ma delle coſe naturali Thalete Mileſio, Anaxa
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/>
gora Clazomenio, Pithagora Samio, Xenofane Colophonio, Democrito Abderita, con </
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subchap1
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chap
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archimedes
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