Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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archimedes
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che ragioni la natura ſi reggeua, & in che modo & che effetti habbiano, laſciarono mol
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to bene conſiderato. </
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s
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s.007395
">Le inuentioni de i quali hauendo ſeguitato Eudoio, Eude
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lb
/>
mo, Calliſto, Melo, Philippo, Hipparcho, Arato, & gli altri, trouarono per Aſtrologia,
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lb
/>
gli orti, & gli occaſi delle ſtelle, & le ſignificationi delle tempeſte, & le diſcipline de gli
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lb
/>
inſtrumenti detti parapegmi, & a i poſteri le laſciarono. </
s
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s
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="
s.007396
">Le ſcienze de i quali deono eſſere
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lb
/>
ammirate da gli huomini, perche ſono ſtati di tanta cura, & diligenza, che pareno mol
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lb
/>
to prima con diuina mente annunciare le ſigniſicationi delle tempeſte che hanno a
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lb
/>
uenire. </
s
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s
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s.007397
">per le quali coſe a i penſieri & ſtudi di quelle ſi deono attribuire tali ìnuentioni. </
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s.007398
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Conclude Vitr. quanto egli ha detto fin qui. </
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s
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s.007399
">nè ui è da affaticarſi altrimenti, perche nel ſeguen
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lb
/>
te capo, ſi dichiarerà minutamente ogni coſa al propoſito. </
s
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s
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="
s.007400
">Parapegmi erano inſtrumenti artifi
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lb
/>
cioſi, con i quali ſi trouaua il ſito delle ſtelle, per fare le natiuità de gli huomini. </
s
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s
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s.007401
">come tauole d'A
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/>
ſtrolabio, horoſcopi, & altre ſimili coſe.
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Delle ragioni de gli Horologi, & delle ombre de Gno
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moni al tempo equinottiale a Roma, & in alcu
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/>
ni altri luoghi. </
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s.007403
">Cap. VIII.
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s.007404
">MA noi da quelli ſtudi coſi douemo ſeparare la ragione de gli Horologi, &
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eſplicare la breuità, & lunghezza de i giorni di meſe in meſe. </
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Vitruuio comincia dopo una lunga digreſſione, benche neceſſaria, a trattare del
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/>
lo Analemma, che è fondamento della Gnomonica, & non c'inſegna in queſto trat
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/>
tamento di fare alcuno horologio, ma bene ci ſeuopre la uia, come ſi poſſono formare. </
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s.007406
">Tolo
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/>
meo fa un trattato dello Analemma: & Federico Commandino molto dottamente lo eſpone, &
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per queſta, & per altra cagione ſe gli deue hauere molte gratie; poi che per utilità commune egli
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/>
ſi affatica. </
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s.007407
">Io in questo propoſito riconoſcendo le honoreuolifatiche ſue, laſciandogli però le di
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/>
moſtrationi mathematiche, mi sforzerò quanto per me ſi potrà facilmente dichiarire lo Analem
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/>
ma, & l'uſo di quello. </
s
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s
id
="
s.007408
">Ripigliamo adunque da capo la uniuerſale intentione di Vitr. accioche
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lb
/>
piu facilmente s'intenda quanto ſi conuiene di queſta utile, commoda, & honeſta operatione. </
s
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s
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="
s.007409
">In
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lb
/>
tende adunque Vitr. trattare della ſeconda parte principale dell'Architettura, che da i Greci
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/>
Gnomonica è chiamata. </
s
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s
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="
s.007410
">La ragione di queſto nome è tratta dal Gnomone: & Gnomone uuol di
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lb
/>
re ſquadra, o coſa drizzata a ſquadra. </
s
>
<
s
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="
s.007411
">Soleuano gli antichi conoſcere le parti del giorno, & le
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lb
/>
hore dalle lunghezze delle ombre gettate nel piano da gli ſtili in quello drizzati, & quella cogni
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lb
/>
tione Gnomonica dal Gnomone denominarono. </
s
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<
s
id
="
s.007412
">Perche il Gnomone dimoſtratore delle ombre
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lb
/>
drizzato a ſquadra, cioè ad anguli giuſti ſopra alcun piano daua inditio per uia di ombre delle ho
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lb
/>
re, perche d'intorno al Gnomone erano diſegnate diuerſe ombre in diuerſi tempi dall'anno, & in
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lb
/>
diuerſe hore del giorno. </
s
>
<
s
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="
s.007413
">Queſta diſegnatione era chiamata da gli antichi, Analemma, quaſi ri
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lb
/>
pigliamento, perche prima, che ſi uenga a fare alcuuo horologio, biſogna pigliare in diſegno gli
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lb
/>
effetti, che fa il Sole, & il Gnomone con l'ombra, ne i piani opposti. </
s
>
<
s
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="
s.007414
">i quali piani ſono i luo
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lb
/>
ghi doue ſi hanno a fare gli horologi. </
s
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s
id
="
s.007415
">Queſta cognitione adunque del corſo del Sole, & de gli
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lb
/>
effetti nel mondo fatti per li ſuoiraggi, per mezo delle ombre gettate dal Gnomone ne i piani de
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lb
/>
gli horologi, ſi chiama Gnomonica: & la deſcrittione, o diſegno di quelle linee fatte dalla eſtremità
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lb
/>
de gli ſtili, ſi chiama Analemma, & lo ſtile drizzato a ſquadra ſopra i piani, ſi chiama Gnomone,
<
lb
/>
ouero Schiotir, che uuol dire indagator dell'ombra. </
s
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<
s
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="
s.007416
">come dice Vit. nel primo lib. al Cap. 6. Et ſi co
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lb
/>
me nelle maniere di fabricare i
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expan
abbr
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Tēpij
">Tempij</
expan
>
ſi piglia prima il modulo col quale ſi miſura il tutlo, coſi nel
<
lb
/>
formare de gli horologi biſogna fare lo Analemma, il quale è come modulo de gli horologi. </
s
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<
s
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="
s.007417
">Hora
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/>
per piu facile intelligenza dirò coſa, che bene conſiderata, & appreſa darà un lume mirabile al
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