Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze , 1781

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1 la terza di S. Niccolò di Bari, di Gio. Do-
menico Campiglia.
Quindi ſeguita la Cap-
pella di S. Franceſco Xaverio ricca di no-
biliſſimi marmi, dove il Cavalier F. Fran-
ceſco Curradi ha con ſtraordinaria eccel-
lenza rappreſentato il detto Santo nell'atto
di predicare agl'Infedeli.
Ne ſegue la Cap-
pella maggiore, la di cui Tavola ove è
eſpreſſo il SS. Crocifiſſo è di mano di Gi-
rolamo Macchietti, nei due laterali il San
Girolamo è di Giacomo Ligozzi, e la S.
Elena del Bizzelli, trovaſi dipoi la nobil
Cappella di Sant'Ignazio tutta incroſtata
di marmi, ove è di mano del Puglieſchi
la bella Tavola di detto Santo.
Ne ſeguo-
no tre altre Cappelle, nella prima delle
quali ov'è l'Immacolata Concezione è di
mano del mentovato Curradi, nella ſecon-
da è ſtata collocata la belliſſima Tavola di
S Giuſeppe Calaſanzio Fondatore di mano
di Antonio Franchi Luccheſe; da cui fu
effigiato il medeſimo Santo davanti a Maria
SS., e al Santo Bambino, nella terza ed
ultima vi è la Tavola degli Angeli dipinta
da Giacomo Ligozzi.
Gli Apoſtoli delle
Nicchie ſono di Cammillo Cateni, e lo
sfondo nella ſoffitta è ultima opera di Ago-
ſtino Veracini.
Vicino a queſta Chieſa, ed al
principio di Via larga è il
B 4 ti,
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