Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

Page concordance

< >
Scan Original
21 XIII
22 XIV
23 XV
24 XVI
25 XVII
26 XVIII
27 XIX
28 XX
29 XXI
30 XXII
31 XXIII
32 XXIV
33 XXV
34 XXVI
35 XXVII
36 XXVIII
37 XXIX
38 XXX
39 XXXI
40 XXXII
41 XXXIII
42 XXXIV
43 XXXV
44 XXXVI
45 XXXVII
46 XXXVIII
47 XXXIX
48 XL
49 XLI
50 XLII
< >
page |< < (XXXV) of 125 > >|
43XXXV adatterà il piano o ſia il penſiere da mè
propoſtole.
Arruotandole adunque nel
fondo più groſſo, (giacchè dai lati che
ſono ſempre più ſottili non puoſſi, rom-
pendoſi queſte nel premere che faſſi con
eſſe neceſſariamente ſopra la ruota) ſuc-
cede che internandoſi ed arrivando col-
la ruota a logorar quel luogo in cui il
vetro comincia ad eſſer più raro e in
conſeguenza più fragile, ſcoppiano que-
ſte tutte in un colpo con egual impeto
che ſe ſi foſſero nella ſolita maniera toc-
cate o punte.
Una ſola cautela in far
queſto è neceſſariſſima;
ed è che nell’ ar-
ruotarle ſi logorino poco a poco ed a
varie ripreſe, per impedire quel notabi-
le riſcaldamento che naſcer ſuole nei cor-
pi allorchè violentemente ſi fregano in-
ſieme:
imperciocchè queſto rendele ina-
bili allo ſcoppio, ſervendo ad eſſe in
parte di cottura, non altrimenti che

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index