Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

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4331 verſo Occidente, perche quella riuſcirebbe di doi
diti, cioè vno per la motione dell´aria, e l´altro per
il proprio moto del graue, e queſta nulla, perche
quel dito che darebbe la motione dell´aria verſo
Occidente lo leuarebbe il moto proprio del graue
verſo Oriente.
Onde chi la ſottigliaſſe bene forſe
trouarebbe qualche differenza.
Se arrecordino pe-
rò loro Signori, che quanti hanno ſcritto in ſimile
propoſito concedono più toſto qualche deuiatione
verſo Occidente, che verſo Oriente, mentre durano
bene fatica à fare che il graue poſſa ſeguire il moto
della Terra, ma che lo preceda non sò di hauer ve-
duto alcuno fuori, che il Sig.
Borelli, che I´habbia
penſato.
Cont. Nella facciata 16. dice, che ſe bene gli pa-
reua, che quanto ſin hora hà detto foſſe ſufficiente à
ſcuſare la detta deuiatione, nulladimeno hà poi pen-
ſato altra nuoua dottrina non auertita da alcun´altro
mediante la quale ſi veriſica che il graue trattenga
ſempre il medeſimo empito circolare, e ſia ſempre
nella ſteſſa perpendicolare all´ Orizonte.
E per
eſplicare queſto ſuo nuouo penſamento, ricor-
da _quella natural proprietà del moto circolare, che hà fa-_
_cultà d´eſtrudere, &
allontanare ì mobili dalla circonfe-_
_renza, nella quale prima ſi moueuano per vna linea retta_
_tangente il cerchio nel punto della ſeparatione, qualunque_
_volta accada, che il mobìle ſi ſpicchi dalla detta circon-_
_ferenza, &
c._ Dice poi che queſta coſa è

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