Alberti, Leon Battista, L' architettura

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4440DELLA ARCHITETTVRA damente le ſpeſe; Apparechierai le altre coſe neceſſarie a mettere ad efſetto eſſa
opera;
accioche nello edificare, non ti manchi coſa alcuna che ti tenga in dietro
da finir l'opera con preſtezza.
Percioc' hauendo tu biſogno di piu coſe a con-
dur l'opera, &
cõcioſia che qual ſe l'una che ui manchi, ti poſſa impedire, & fare
115 difettuoſa tutta la muraglia, ti ſi aſpetterà di non ti eſſer fatto beffe di coſa alcuna
che eſſendoui ti gioui, o mancandoui ti nuoca.
Gli Re de Giudei Dauid & Sa
lamone, quando hebbero a fare il Tempio in Ieroſolima hauẽdo ragunato gran
copia di oro, diargento, di bronzo, di legni, di pietre, &
di ſimili coſe; acciò non
ui mancaſſe coſa alcuna che conferiſſe al fare l'opera facile, &
preſtamente, ſe-
2210 condo che (ſcriue Euſebio Pamphilo) mandarono ai Re uicini per parecchi mi-
gliaia di Maeſtri &
di Architettori. Ilche io grandemente lodo, perciò che ar-
reca certo degnità all'opera, &
rende la gloria di chi l'ha fatta maggiore; perche
quella opera, che èfatta con grande arte, &
cõdotta preſtiſsimamẽte è appreſſo
degli ſcrittori celebrata.
Raccõta Curtio, che Aleſſandro Macedone appreſſo
3315 al Tanai, in fare una città non piccola, non conſumò piu che ſette giorni:
& Ioſe
pho hiſtorico dice che Nabucdonoſor fece il Tenipio a Belo, in quindici giorni
&
che il medeſimo pure in quindici giorni cinſe Babillonia di tre circuiti di
mura.
Et che Tito fece un muro di poco manco che di cinque miglia, & che
Semiramis preſſo a Babillonia fece per ogni dì uno ottauo di miglio di gran-
4420 diſsime mura;
& che ella fece mura di uẽticinque miglia molto profonde, &
molto larghe in non piu che ſette giorni per riſtrignere il lago.
Ma parleremo
di queſto, altra uolta.
Che coſe ſi habbino a prouedere per l'edificio. Quai Maeſtri ſi habbino a eleggere, & in
che tempo, ſecondo il parere delli Antichi, ſi debbino tagliare ilegnami. Cap. IIII.
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LE coſe, che ſi hanno da apparecchiare ſon queſte certamente, Calcine,
Legnami, Rene, Pietre;
oltra queſte Ferro, Bronzo, Piombo, Vetro,
&
ſimili. Et ſopra tutto giudico ch'e' ſia da eleggere Maeſtri che ſappino,
che non ſieno leggieri, nè inconſtanti;
a quali tu habbi a dare in commeſsione
&
a raccomandare che ti faccino ſubito il bene diſegnato edificio, & che lo
6630 conduchino dandoli perfettione con preſtezza.
Et nello approuare tutte
queſte coſe, ti giouerà argomentare, &
conietturare dalle altre opere piu uici-
ne che ſono in eſſere;
mediante le quali, auertito, ti delibererai di ciò che tu
habbi a fare nel caſo tuo.
Percioche notando tu in quelli, le lodi, & i difetti,
potrai penſare che nell'opera tua ui poſsino accadere coſe ſimili.
Nerone Im-
7735 peratore hauendo diſegnato di dedicare in Roma una ſtatua grandiſsima in
honore del Sole di ſeſſanta braccia, mediante la quale egli ſuperaſſe la grandez-
za, &
la Magnificentia delli ſuoi paſſati, ſecondo che ſcriue Plinio, uolle prima
che egli allogaſſe tal opere a Zenodaro in quei tempi celebrato, &
eccellente
Scultore, uedere quanto ei ualeſſe, &
ſapeſſe, in fare tali opere, il quale in On-
8840 uernia di Francia haueua fatto un Coloſſo di peſo marauiglioſo.
Et coſi deli-
berate queſte coſe paſsiamo alle altre.
Noi ueramente nel trattare quello che
ſia commodo alle opere delli edificij, ridiremo quelle coſe, che ci hanno inſe-
gnate i noſtri piu dotti antichi, Et maſsimo Teofraſto, Ariſtotile,

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