4539_PRIMO_.
grauita aſſolutamente ſempre quanto tutto il galleggiante;
mà ben queſta con vna mole di fluido ſoprapoſta eguale
alla parte eſtante.
mà ben queſta con vna mole di fluido ſoprapoſta eguale
alla parte eſtante.
_Matem_.
Q@eſt’è ben vero:
ma non dobbiamo precipitoſamente
dire, che Archimede habbia inteſo così, mentre come hab-
biamo veduto, mai nomina grauità aſsoluta, ò altro. Si vol-
tino queſte ragioni contro chi diceſse que llo, che non dice
Archimede, cioè che peſaſſero egualmente anco aſſoluta-
mente.
dire, che Archimede habbia inteſo così, mentre come hab-
biamo veduto, mai nomina grauità aſsoluta, ò altro. Si vol-
tino queſte ragioni contro chi diceſse que llo, che non dice
Archimede, cioè che peſaſſero egualmente anco aſſoluta-
mente.
_Ofred_.
Orsù ſia come eſſer ſi voglia, io tengo certiſſimamente,
che le parti ſuperiori dell’acqua premino ſopra l’inferiori, è
che tutte le coſe graui ſempre grauitino in tutti li luoghi, è
mezzi. Onde credo che infiniti equilibrij, che vediamo non
na ſchino, che da queſte preſſioni, è che di molti effetti, que-
ſte ſiano le vere cagioni. Mà Sig. Profeſſore fa tardi; e l’aria
della notte in Padoua non è troppo buona per queſti male-
detti chi và lì.
che le parti ſuperiori dell’acqua premino ſopra l’inferiori, è
che tutte le coſe graui ſempre grauitino in tutti li luoghi, è
mezzi. Onde credo che infiniti equilibrij, che vediamo non
na ſchino, che da queſte preſſioni, è che di molti effetti, que-
ſte ſiano le vere cagioni. Mà Sig. Profeſſore fa tardi; e l’aria
della notte in Padoua non è troppo buona per queſti male-
detti chi và lì.
_Conte_.
Non dubiti Sig.
Ofredi, ch’è ancora à buon’hora.
E poi
non biſognaua principiare queſti diſcorſi, chi non voleua
finirli. Io certa mente non intendo che partino da me, ſe
prima non ſi sbrighiamo dal Dottiſſimo P. Paolo Caſati
Geſuita.
non biſognaua principiare queſti diſcorſi, chi non voleua
finirli. Io certa mente non intendo che partino da me, ſe
prima non ſi sbrighiamo dal Dottiſſimo P. Paolo Caſati
Geſuita.
_Ofred_.
In verità che V.
S.
Hà ragione.
Io me l’ero ſcordato.
Toc-
ca a lei Sig. Profeſſore che n’è informata, parteciparne le
ſue dottrine.
ca a lei Sig. Profeſſore che n’è informata, parteciparne le
ſue dottrine.
_Matem_.
Ne è bene informato anco il Sig.
Conte che vedo hauer
il ſuo libro, che farà gratia di porgermelo. Deue adunque ſa-
pere Sig. Ofredi, che il P. Caſati in queſto ſuo ammirabile li-
bro intitolato _Terra Machinis mota, nel principio della 5. Diſſer_-
_tatione_ intro duce l interl ocutore Guldino a narrare tutta la
ſerie dell’eſperienza del recipiente del Sig. Gerickio appun-
to come è deſcritta dal P. Scotti; qual recitata, fà che l’altro
interlocutore Merſenno interroghi il Guldino così. _Et du_-
_bitabis adhuc, an aeri vas implenti tribuendũ eſſet pondus, quod aere_
_extracto defuit? Tibi certe non idſtipularentur quicunque liquorem_,
_puta oleum, aut mel, ad libram vendunt; quæ enim inter vas plenum_,
_ac vacuum differentia ponderum intercedit, eam liquori tribuendam_
_nemo negat_.
il ſuo libro, che farà gratia di porgermelo. Deue adunque ſa-
pere Sig. Ofredi, che il P. Caſati in queſto ſuo ammirabile li-
bro intitolato _Terra Machinis mota, nel principio della 5. Diſſer_-
_tatione_ intro duce l interl ocutore Guldino a narrare tutta la
ſerie dell’eſperienza del recipiente del Sig. Gerickio appun-
to come è deſcritta dal P. Scotti; qual recitata, fà che l’altro
interlocutore Merſenno interroghi il Guldino così. _Et du_-
_bitabis adhuc, an aeri vas implenti tribuendũ eſſet pondus, quod aere_
_extracto defuit? Tibi certe non idſtipularentur quicunque liquorem_,
_puta oleum, aut mel, ad libram vendunt; quæ enim inter vas plenum_,
_ac vacuum differentia ponderum intercedit, eam liquori tribuendam_
_nemo negat_.