Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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4539_PRIMO_. grauita aſſolutamente ſempre quanto tutto il galleggiante;
mà ben queſta con vna mole di fluido ſoprapoſta eguale
alla parte eſtante.
_Matem_. Q@eſt’è ben vero: ma non dobbiamo precipitoſamente
dire, che Archimede habbia inteſo così, mentre come hab-
biamo veduto, mai nomina grauità aſsoluta, ò altro.
Si vol-
tino queſte ragioni contro chi diceſse que llo, che non dice
Archimede, cioè che peſaſſero egualmente anco aſſoluta-
mente.
_Ofred_. Orsù ſia come eſſer ſi voglia, io tengo certiſſimamente,
che le parti ſuperiori dell’acqua premino ſopra l’inferiori, è
che tutte le coſe graui ſempre grauitino in tutti li luoghi, è
mezzi.
Onde credo che infiniti equilibrij, che vediamo non
na ſchino, che da queſte preſſioni, è che di molti effetti, que-
ſte ſiano le vere cagioni.
Mà Sig. Profeſſore fa tardi; e l’aria
della notte in Padoua non è troppo buona per queſti male-
detti chi và lì.
_Conte_. Non dubiti Sig. Ofredi, ch’è ancora à buon’hora. E poi
non biſognaua principiare queſti diſcorſi, chi non voleua
finirli.
Io certa mente non intendo che partino da me, ſe
prima non ſi sbrighiamo dal Dottiſſimo P.
Paolo Caſati
Geſuita.
_Ofred_. In verità che V. S. Hà ragione. Io me l’ero ſcordato. Toc-
ca a lei Sig.
Profeſſore che n’è informata, parteciparne le
ſue dottrine.
_Matem_. Ne è bene informato anco il Sig. Conte che vedo hauer
il ſuo libro, che farà gratia di porgermelo.
Deue adunque ſa-
pere Sig.
Ofredi, che il P. Caſati in queſto ſuo ammirabile li-
bro intitolato _Terra Machinis mota, nel principio della 5.
Diſſer_-
_tatione_ intro duce l interl ocutore Guldino a narrare tutta la
ſerie dell’eſperienza del recipiente del Sig.
Gerickio appun-
to come è deſcritta dal P.
Scotti; qual recitata, fà che l’altro
interlocutore Merſenno interroghi il Guldino così.
_Et du_-
_bitabis adhuc, an aeri vas implenti tribuendũ eſſet pondus, quod aere_
_extracto defuit?
Tibi certe non idſtipularentur quicunque liquorem_,
_puta oleum, aut mel, ad libram vendunt;
quæ enim inter vas plenum_,
_ac vacuum differentia ponderum intercedit, eam liquori tribuendam_
_nemo negat_.

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