Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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archimedes
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Che coſa è machina, in che è differente dall'iſtru
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mento, & della origine, & neceßità di
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quella. </
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s.008057
">Cap. I.
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s.008058
">LA machina è una perpetua & continuata congiuntione di materia, che ha
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grandiſsima forza a i mouimenti de i peſi. </
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s.008059
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Diffiniſce in queſto Capo Vitr. & dichiara che coſa è machina, come ella ſi muo
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/>
ue, quante & quali maniere di machine ſi trouano: che differenza è tra machina,
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/>
& iſtrumento: che origine, & donde gli huomini hanno tolto le machine, & gli ſtrumenti. </
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s.008060
">
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/>
Quanto adunque appartiene alla diffinitione egli dice, che Machina è una continente, o continua
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/>
ta congiuntione di materia, cioè di legno, che ha grandiſſime forze a i mouimenti de i peſi. </
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s.008061
">Et la
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/>
ragione dimoſtratrice del modo di fare le machine, è detta ſcienza, o arte mecanica, non però è
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/>
ſotto quello intendimento, che'l uulgo abbraccia, chiamando mecanica ogni arte uile, che ſia,
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/>
perche queſta è detta dalla machinatione, & diſcorſo che ſi fa prima nella mente, & che poi re
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/>
gola le opere artificioſe per leuar i peſi, ſalir a i luoghi alti, ſcuoter le mura, & far quelle coſe
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/>
all'humana commodità, che la natura operando ad uno iſteſſo modo, come fa, non ci puo preſta
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re. </
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s.008062
">Queſta cognitione
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adunq;
">adunque</
expan
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ci da la regola di legare inſieme, o congiugnere molti legni per leua
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re i grandiſſimi peſi; & ſe bene in queſte machine ui ua del ferro, non è però poſto come principal
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materia delle machine. </
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s.008063
">Biſogna adunque, che la machina ſia di legno, o di qualche materia, che ſite
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/>
gna inſieme in qualche modo, altrimenti non ſi farebbe effetto, perche le coſe ſeparate non poſſo
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no tender ad alcun fine unitamente. </
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s.008064
">La ſollecitudine adunque, & il penſiero, che ſi ha di piegar la
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/>
natura a noſtra utilità, ci fa machinare: però uolendo noi tirar le pietre ſopra fabriche et alzar
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/>
l'acque, che tutte ſono coſe, che di natura loro reſiſteno all'uſo noſtro, è forza, che con la fanta
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ſia, che è principio delle arti, dal fine inueſtigamo la compoſitione dello inſtrumento, la doue la
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fantaſia prendendo alcun lume dallo intelletto habituato nelle mathematice, ua ritrouando
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/>
una coſa dopo l'altra, & legando inſieme per communicari mouimenti, fa quello, che pare am
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/>
mirabile al uulgo, & però dice Vitr. dopo la diffinitione materiale della machina.
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s.008065
"> Quella ſi
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muoue per arte con molti circuiti de giri.
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Cioè la forma, & il principio delle machine è il
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moto circolare. </
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s.008066
">Io ci uedo in questo luogo da dire, come in tutte le machine ci ſia il moto circo
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/>
lare, perche Vitru. dice qui ſotto, che la machina da ſalir in alto non di arte, ma di ardimento ſi
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/>
gloria: & ſimilmente ſi uede in quella ſorte di machine, che egli chiama ſpiritali, che non ci ſono
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/>
giri, nè mouimenti circolari ſe non in alcune ſpecie, come ſi uede in IIerone; oltra che la diffinitio
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/>
ne della machina non par conuenire a tutte queſte ſpecie: imperoche non pare, che ogni machina
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/>
ſia per muouer i peſi, nè meno ſi faccia di legno, come appare nella diuiſione delle machine posta
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/>
di ſopra: & ſe uolemo dire, che Vitr. ha diffinito quelle machine, lequali ſono di mouimenti cir
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/>
colari composte, come uorremo noi intender, che egli habbia diuiſo le machine, & fattoci tre
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/>
maniere, una trattoria, come egli chiama, una ſpirabile, una da ſalire: Io uorrei pure ſaluar que
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/>
sto modo. </
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s.008067
">Però ſe noi intendemo che la machina è una continuata congiuntione di materia, &
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/>
per materia non ſolo s'intende legno, ma qualunque altra coſa, di che ſi fa la machina, queſto po
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/>
trà forſe paſſare. </
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s.008068
">ma come può conuenire, che tutte le machine habbiano grandiſſime forze a i
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/>
mouimenti de i peſi, ſe machine ancho chiamati ſono que uaſi ſpirabili? </
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s.008069
">che peſo è in quelle? </
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s.008070
">che
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mouimento? </
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s.008071
">Io dico che per peſo non ſolo s'intende quella grauità, che hanno le coſe pondero
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/>
ſe, & grandi, ma ancho quel momento, & quella inclinatione naturale di andar ciaſcuna al ſuo
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/>
proprio luogo: & quando artificioſamente ſi costrigne una coſa graue a ſalire, & che la natura
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/>
piu preſto, che dar il uacuo conſente, che gli elementi oltra la loro inclinatione, o aſcendino, o di-
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